DEI in azienda: il caso di Danone

Nonostante i passi in avanti, la genitorialità e la cura sono ancora un tabù per le aziende. Quando se ne parla il discorso verte quasi esclusivamente su tematiche legate ai congedi: cosa dice la legge, quanti giorni spettano, i tempi di rientro, eventuali agevolazioni. Manca una cultura della cura, il riconoscimento di una delle attività più nobili e umane, ma anche una delle più arricchenti per le persone, in grado di allenarle proprio alle competenze richieste dalla complessità̀ del nostro mercato e delle nostre organizzazioni. Per questo, Io, Sonia Malaspina e Marialaura Agosta abbiamo deciso di metterci in campo per aumentare la consapevolezza della società e contribuire alla creazione di un movimento capace di attuare un cambio culturale oggi più che mai necessario partendo proprio dalla nostra esperienza. 

Dal 2011 sino a settembre di quest’anno sono stata Direttrice delle Risorse Umane in Danone e sin dall’inizio del mio percorso mi sono voluta battere per supportare le mamme, i papà ma anche tutti quelli che si prendono cura di qualcuno: i caregivers. In particolare, il mio obiettivo era quello di mettere fine al paradigma che vede le mamme che lavorano sempre divise tra l’aspirazione di far carriera e l’accudimento della propria famiglia. Sin dal mio primo giorno ho pensato a come un’azienda come la nostra potesse effettivamente essere d’aiuto e potesse dimostrare come prendersi cura di qualcuno in realtà non fosse un problema, bensì un valore, soprattutto se consideriamo il fatto che il mio primo ruolo è stato in Mellin, brand a fianco dei genitori oltre 100 anni. Con il tempo ho trovato le risposte che cercavo. Non dico che è stato semplice, anzi, non lo è stato affatto. Ma guardando il percorso costruito sino ad oggi penso che lo rifarei altre mille volte. 

Non si tratta di un punto d’arrivo ma di un traguardo, un bellissimo traguardo che abbiamo costruito in un percorso che è un viaggio continuo, anche grazie al mio nuovo ruolo come Direttrice delle Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità che ci consentirà di portare il messaggio sempre più in alto e sempre a più persone. Dico “abbiamo” perché in questo viaggio è stata fondamentale anche Marialaura Agosta, HR, Internal Communication & Diversity, Equity, Inclusion Manager di Danone. Con l’arrivo di Marialaura abbiamo alzato l’asticella e insieme siamo davvero riuscite a dimostrare come la cura restituisca alle aziende persone e professionisti migliori. I nostri KPIs sono una prova inconfutabile: ad oggi in Danone il 100% delle mamme rientra al lavoro dopo il congedo di maternità; il 100% dei nostri papà usufruisce del congedo di Paternità (20 giorni obbligatori); il tasso di natalità interna è positivo: nel 2022 abbiamo un raggiunto un +8%; il 14% delle promozioni è andato a mamme rientrate dal congedo; abbiamo azzerato il pay gap e il tasso di assenteismo si avvicina allo zero. 

Come abbiamo raggiunto questi KPIs?

Supportando le persone a 360 gradi ed in particolare attraverso quattro pilastri fondamentali: il pilastro culturale, organizzativo, psico-affettivo ed economico, il che significa agire con vicinanza, coraggio, determinazione e concretezza.

Nello specifico, il percorso è iniziato con il lancio di un decalogo di impegni con il nostro brand Mellin, ossia 10 semplici regole a supporto dei genitori, mamme e che aiutano entrambi i genitori nella fase di accoglienza di un neonato. Sin da subito abbiamo ritenuto fondamentale rivolgerci ad entrambe le figure, mamme o papà che siano, in quanto pensiamo sia fondamentale che entrambi i genitori debbano spendere un tempo adeguato alla propria famiglia, soprattutto quando si tratta di accogliere e accudire un bambino.

Queste 10 regole includono tra le misure principali: ascoltare ogni genitore prima e dopo il congedo; garantire sufficienti giorni di congedo di paternità obbligatori ai neopapà affinché il loro ruolo venga valorizzato e possano essere liberi di stare al fianco dei propri piccoli; integrare dal punto di vista economico e di tempo i congedi rispetto a quanto previsto dalla normativa INPS e assicurare la flessibilità. Da qui siamo passate ad altre iniziative, tanto che Danone Italia è stata un’apripista e la best practice italiana è stata esportata anche all’estero. Questo ci inorgoglisce molto.

Negli anni abbiamo creato una parental policy, una caregiver policy e tantissime pratiche a supporto della Diversità, dell’Equità e dell’Inclusione, le quali ci hanno permesso anche nel 2023 di aggiungere un tassello fondamentale nel nostro percorso: l’ottenimento della Certificazione di Genere UNI/PDR 125:2022.

A partire dall’esperienza di oltre 12 anni a supporto dei genitori, dei caregiver e più in generale della cura, io e Marialaura Agosta abbiamo voluto mettere nero su bianco quello che noi stesse abbiamo applicato e creato nel nostro contesto per sradicare il tabù e il timore presente in tutte le organizzazioni che si relazionano con la maternità, la paternità e con chi ha il diritto e dovere della cura. Lo abbiamo fatto attraverso il libro “Il Congedo Originale”, disponibile in libreria dall’8 marzo, attraverso il quale raccontiamo come trasformare il concetto di maternità e cura all’interno dei contesti lavorativi attraverso poche e semplici regole che tutte le organizzazioni possono con coraggio mettere in atto. Lo abbiamo fatto attraverso i quattro pilastri (psico-affettivo, culturale, organizzativo ed economico), i quali presuppongono vicinanza, coraggio, determinazione e concretezza per poter essere costruiti.  Il racconto si compone anche del racconto di 7 “compagni di viaggio” d’eccezione, che hanno a cuore il tema della diversità, dell’equità e dell’inclusione, con l’augurio condiviso di creare un movimento capace di cambiare la narrazione sulla cura, che è valore e potenza anche e soprattutto negli ambienti lavorativi e che ci arricchisce tutti indistintamente come persone e professionisti.


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