L’innovazione in azienda si fa con sostenibilità e inclusione

Oggi parlare di innovazione significa parlare di sostenibilità e inclusione. Senza l’attenzione all’ambiente e al benessere delle persone, ad un mondo a misura di tutti, non è possibile discutere di cambiamenti e innovazione reale e le aziende devono esserne consapevoli. 

Quando ho fondato Able to Enjoy nel 2006 il mio obiettivo era produrre la carrozzina che avevo immaginato e successivamente sviluppato e brevettato grazie all’Incubatore del Politecnico di Torino che mi ha aiutato a mettermi in contatto con aziende dell’automotive interessate ad investire sul mio progetto e a produrre un prototipo poi presentato alle Paralimpiadi Invernali di Torino 2006. Dopo questa esperienza ho potuto fondare la mia azienda Able to Enjoy grazie ad un finanziamento di 100 mila euro della Fondazione Michelin e il mio intento è stato da subito quello di porre il design e la tecnologia al centro di una produzione che guardasse all’integrazione tra le diversità. 

Da lì non sono mancate le soddisfazioni, come nel 2011 la menzione d’onore Premio Compasso d’oro (prestigioso premio per il disegno industriale) e molti altri riconoscimenti internazionali. Nel 2012 poi ho collaborato con lo studio “Italia Indipendent” di Lapo Elkann, facendo così entrare per la prima volta una carrozzina in una vetrina di moda.

La svolta per me c’è stata alcuni anni dopo quando per caso ho scoperto in una discarica tantissime carrozzine per disabili abbandonate. Erano ancora in buono stato, sarebbero bastati pochi interventi di sostituzione e manutenzione per rimetterle a disposizione di tante persone con disabilità. Invece erano lì, inutilizzate.  

Le ho recuperate come forma di denuncia e di protesta, perché è illegale portare via oggetti dalle discariche e ho subito cercato delle collaborazioni. La OTB Foundation per i tessuti, Decathlon Italia per altre componenti. Mi sono aperto al mondo e alle aziende dell’arredamento, dello sport, degli accessori e sono arrivati tantissimi materiali che hanno permesso di lavorare in tante direzioni e di fare del riuso il centro di un nuovo progetto. 

È nata così la Società Benefit Custom Regeneration, una piattaforma di e-commerce che raggruppa artigiani e designer specializzati nel riuso e che producono nuovi oggetti grazie al recupero. Per questa ragione come azienda ci siamo anche specializzati nell’anticipare lo smaltimento di scarti di lavorazione e produzione e quindi prendiamo contatti con grandi aziende come Ferrino, Robe di Kappa, K-Way per utilizzare materiali per loro non più utili e metterli a disposizioni di produttori e designer. 

Tutto il progetto segue la logica dell’inclusione e della circolarità. Collaboriamo con associazioni che seguono persone in difficoltà perché l’intenzione è incentivare l’accesso al lavoro anche a questo target. Abbiamo un progetto di crowdfunding (questo il link: https://www.eppela.com/projects/8907) per destinare carrozzine ed ausili alle baraccopoli di Nairobi e insegnare come essere indipendenti nel rigenerare carrozzine, in collaborazione con la ONG World Friends che gestisce un ospedale in Kenya. 

Ma non ci limitiamo a intervenire altrove. Infatti abbiamo attivato percorsi con le scuole di design qui sul territorio perché gli studenti possano fare tesi sul riuso delle componenti che mettiamo a loro disposizione. Questo perché sono convinto che i giovani siano il nostro futuro e non possono prescindere da avere alla base della loro formazione i concetti di sostenibilità e inclusione. Anche perché mi baso sui dati: oggi nel mondo ci sono circa un miliardo di persone che vivono con diverse forme di disabilità. Non è possibile produrre e fare business senza saperlo e tenerlo in considerazione. 

Il 3 dicembre, in occasione della giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, inaugureremo il nostro primo punto vendita fisico dentro a Green Pea a Torino perché per il nostro progetto è importante aprire un negozio nel primo centro commerciale al mondo che pone l’attenzione sul tema dei prodotti sostenibili.

Costum Regeneration è diventata Società Benefit nel 2022 e segue gli obiettivi dell’agenda 2030, ma dobbiamo essere consapevoli che siamo già in ritardo nell’applicarli e che è necessario uno sforzo ed un impegno maggiore da parte di tutti.

La scadenza è vicina.