L’impatto rivoluziona anche la comunicazione

La parola impatto ha velocemente pervaso la narrativa del marketing e molte aziende hanno cominciato ad usarla nella loro comunicazione, a volte sostituendo addirittura il termine sostenibilità. Eppure, come sappiamo, non sempre è semplice spiegare il significato di questo vocabolo e le logiche di profonda trasformazione del sistema economico che esso dovrebbe richiamare. 

Proprio per questa ragione il Global Steering Group for Impact Investing ha lanciato lo scorso anno un gruppo di lavoro ed un award internazionale, in collaborazione con Torino Social Impact, per provare a costruire uno storytelling ed un vocabolario efficace per spiegare in maniera semplice il meccanismo della finanza di impatto, a tutti, ma, soprattutto, a istituzioni finanziarie e governi. È infatti più importante che mai diffondere la consapevolezza sui concetti e gli strumenti di investimento a impatto che possono essere utilizzati per promuovere l’uguaglianza, preservare l’ambiente e sostenere lo sviluppo sostenibile. 

Per passare dalla nicchia al mainstream serve una comunicazione efficace. 

Torino Social Impact, la piattaforma territoriale che raccoglie 180 partner, nel suo piccolo, è anche una grande operazione di storytelling perché attraverso diversi strumenti e canali cerca di far emergere la forza di un ecosistema che sempre di più intreccia progetti per promuovere una economia a impatto sociale. La strada scelta è quella di fare continui viaggi tra i protagonisti e far emergere le loro storie avvincenti attraverso immagini, video, interviste, podcast, articoli, comunicazione social, digital marketing. 

Come ha affermato Cliff Prior, CEO di GSG, le grandi storie aiutano le persone a connettersi con grandi idee. 

Questa è la stessa spinta che ha portato alla nascita di fantastiche operazioni di giornalismo di impatto, primo fra tutti il mitico Sparknews. Il fondatore Christian de Boisredon da anni batte sul concetto che i media sono parte della soluzione: esattamente come sono diventati strumento spaventoso di disinformazione e propaganda, essi possono contribuire alla trasformazione della società in modo rapido e determinante. Su questa base de Boisredon ha quindi co-fondato l’associazione Reporters d’Espoirs e ha lanciato Libé des solutions nel 2007. Nel 2012 decide di esplorare nuovi modi per convincere le redazioni di tutto il mondo a concentrarsi sulle soluzioni e fonda Sparknews, organizzando operazioni editoriali collaborative che raccontano storie di impatto e riuscendo a coinvolgere fino a 50 testate. 

Di strada ne è stata fatta molta e nel 2016 nasce dallo stesso team il Positive Innovation Club, che riunisce più di 3.000 manager e dirigenti che vogliono aiutare  le loro aziende a spostarsi in una direzione più sostenibile. Il concetto alla base di questo “cambio di narrativa” è che modificando la percezione di ciò che è possibile raggiungere, possiamo portare il sistema economico all’azione. 

La stessa filosofia ispira Pioneers Post  che ormai si è affermato come la testata di riferimento del giornalismo “guidato dalle soluzioni”, la principale fonte di notizie per i pionieri dell’economia d’impatto, dagli imprenditori e investitori sociali, ai responsabili del cambiamento nelle aziende, i filantropi, i funzionari pubblici. 

Emerge quindi che la strada migliore per comunicare l’impatto sociale di una azienda, la sua capacità di avere un ruolo trasformativo positivo sulla società e l’ambiente in cui opera, sia raccontare soprattutto le storie e le soluzioni. Questo è un elemento potente e dirompente anche nel mondo della comunicazione stessa, che sempre di più era scivolata verso un sistema fatto di slogan, o claim, modelli – e modelle – verso cui identificarsi, ma irraggiungibili, artefatti, lontani dalla realtà. Quando si parla di impatto, invece, la comunicazione per funzionare deve essere ancorata alle storie vere, ai risultati concreti e misurabili. Anche questa è una piccola rivoluzione.