Purpose, modelli di business e gestione d’impresa – i tre driver da cui si è originato un bell’esempio di progettazione multi stakeholder e un lavoro di squadra fra Cottino Social Impact Campus, Istud Business School, Skillab insieme per Unione Industriali Torino. 

Il Purpose, il senso, lo scopo del nostro fare ed essere impresa.

I modelli di business e la gestione d’impresa – due asset che concorrono non solo al posizionamento di mercato dell’azienda e alla sua competitività, ma nell’ottica ESG diventano cruciali anche nel pensarsi e agire come filiera, nell’innovare e sentirsi protagonisti di un cambiamento virtuoso che consenta la profittabilità e al contempo la generazione di impatto positivo

Nella trasformazione globale senza precedenti in cui siamo immersi, i corpi intermedi hanno un ruolo fondamentale in quanto portatori e facilitatori del percorso d’impresa verso la transizione sostenibile. 

La maggior parte delle datoriali oggi si sta concentrando sulle imprese come primi destinatari di nuova consapevolezza ESG. Unione Industriali Torino ha fatto una scelta pionieristica lungimirante..partire dall’interno, dal loro team per poi giungere più solidi alle imprese. 

Fare impresa nell’era della Purpose-Driven Economy

“Imprese ad impatto” nasce in questa cornice ed ha consentito a noi, Campus e Istud, a Skillab, ad un team selezionato da  Unione Industriali Torino, eterogeneo per età e livelli manageriali, di confrontarci su come approcciare la sostenibilità e fare leva su nuove competenze, strategie e modelli operativi. 

Questi gli obiettivi della prima parte del progetto che dopo aver formato il team UI, ha portato poi ad una progettazione congiunta di un percorso trasformativo per le imprese associate ad UI Torino

Il valore del fare rete e dell’essere parte di un ecosistema 

Fare rete è uno dei primi obiettivi di un’impresa che sceglie di far parte di un ente datoriale e crescere insieme. Essere rete, evolutiva e fattiva è l’obiettivo di un corpo intermedio. 

L’ecosistema è l’ambiente in cui sviluppiamo idee, progettualità, risorse, scambiamo relazioni, visioni, lavoriamo, pur nella distintività dei soggetti che lo compongono, verso un obiettivo comune. 

Fare rete nell’ecosistema è il vero valore aggiunto e al contempo una grande opportunità di apprendimento collettivo e di crescita condivisa. 

Questa la logica che guida ogni nostro progetto e che, grazie alla determinazione e lungimiranza di Unione Industriali Torino, ci ha permesso di portare il valore della visione multi-stakeholder al suo team e alle imprese associate e ha costituito un volano di altre progettualità condivise per rafforzare il senso della sostenibilità come imperativo di responsabilità d’impresa e generatore di impatto positivo per le governance, per i territori, per le persone che contribuiscono al loro valore. 

Quale valore per le imprese partecipanti? 

Ce lo racconta Daniela Laigueglia, Responsabile Area Gruppo Giovani, Piccola Industria e Ufficio ESG Sostenibilità Unione Industriali Torino

“…le nostre aziende si sono portate a casa elementi concreti e di visione che mescolati insieme hanno permesso di poter personalizzare la loro capacità di crescere in maniera sostenibile. Il valore di questo percorso è stato quello di poterlo seguire in primis noi come team e di poterlo poi regalare come esperienza, ma soprattutto come contenuti alle nostre aziende associate. “

Responsabile Area Gruppo Giovani, Piccola Industria e Ufficio ESG Sostenibilità presso Unione Industriali Torino

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Il progetto innovativo di formazione ed accompagnamento per guidare Confartigianato Cuneo e le imprese associate a governare la transizione sostenibile. 

Oggi le aziende si trovano a fronteggiare numerose difficoltà, come l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, l’incertezza dei mercati, il difficile approvvigionamento di risorse, competenze, finanziamenti, la necessità di alzare i prezzi cercando però di restare competitive. Ogni crisi porta con sé opportunità e innovazioni se si trova il modo di coglierle. E riflettere su come intervenire sui propri processi e servizi in ottica di impatto sociale e sostenibilità può essere la chiave per trovare nuove risorse e soluzioni ai problemi di questo periodo.

ESG4PMI è il progetto ideato e realizzato da Cottino Social Impact Campus, ISTUD Business School, WST e Banca Cassa Di Risparmio Di Savigliano SpA per Confartigianato Imprese Cuneo

Per un’impresa, ragionare di “sostenibilità”, significa coniugare temi di visione, ma anche di concretezza. La visione deve spronare l’imprenditore ad aprirsi al cambiamento e ad affrontare in modo consapevole le sfide e le opportunità che gli si presentano davanti. Senza dimenticare, dall’altra parte, il necessario pragmatismo e la necessità di abbinare giuste aspirazioni di business a non più rimandabili comportamenti all’insegna della responsabilità. Chiave vincente è, come sempre, la formazione, e in questo senso il percorso ESG4PMI, grazie ai suoi partner d’eccezione, si è rilevato e si rivelerà fondamentale e strategico per le nostre attività economiche e, a ricaduta, per il collegato tessuto sociale.

Luca Crosetto, presidente territoriale Confartigianato Imprese Cuneo

Pressioni istituzionali, finanziarie, normative stanno spingendo sempre di più le imprese, le organizzazioni verso la transizione sostenibile necessaria. Una dinamica complessa che richiede un’evoluzione d’impresa verso l’innovazione strategica, organizzativa, manageriale.

Servono nuove competenze ed una guida adeguata. Per le imprese che cercano di adottare pratiche più sostenibili, un percorso di formazione ed accompagnamento si presenta come un investimento fondamentale. I corpi intermedi datoriali hanno un ruolo cruciale ed il sapere artigiano è una delle fonti più preziose del nostro made in Italy ed è un settore ad alto potenziale di innovazione.

In questo scenario, quali sono le ragioni e le modalità con cui un corpo intermedio datoriale può far suoi i principi ESG per crescere come ente e territorio, per valorizzarne il capitale umano ed essere alla guida della transizione sostenibile delle imprese associate? 

Questa la domanda chiave che ha originato il progetto ESG4PMI ed innescato una risposta corale, nostra e dei partner, per aiutare i manager di Confartigianato Cuneo e le imprese associate a dotarsi di nuove conoscenze, consapevolezza, strumenti e modelli allineati ai principi ESG e alla crescita sostenibile del territorio. 

Un approccio graduale, ci ha consentito di formare prima i nuovi “tutor della sostenibilità di Confartigianato Imprese Cuneo”, venti manager selezionati dall’associazione, e poi le imprese associate per un dialogo solido ed efficace. 

Un obiettivo lungimirante e ambizioso che si propone di formare cento imprese nell’arco del 2024. 

ESG4PMI rappresenta, così una risposta costruttiva ed un percorso di innovazione ed accompagnamento, che ha trovato fin da subito un forte commitment della Governance dell’associazione.  

Quale accompagnamento alle imprese artigiane e quali strumenti per guidarle, messi a punto da  Cottino Social Impact campus, Istud e Fieldfisher? 

L’abbiamo chiesto a Caterina Soldi, Development & Program Manager del nostro Campus

“Stiamo facendo un grande lavoro integrato fra partner e pienamente allineato con la mission del Campus di indirizzare e costruire nuovi saperi e saper fare impresa ad impatto. Il progetto non ha solo l’obiettivo di formare e accompagnare i manager dell’associazione e le imprese associate, ma anche di attivare e abilitare un dialogo efficace tra loro con solidi contenuti e nuove competenze per essere artefici del cambiamento, un valore aggiunto per il territorio ed un esempio su scala nazionale nell’ampio ecosistema di riferimento. 

Stiamo stimolando in loro un pensiero strategico al fine di integrare i principi ESG nell’impresa, acquisire la metodologia per attualizzare il loro business model e valutare il loro operato attraverso una survey, guidata da WST, in cui le imprese artigiane possano rispecchiarsi e presentarsi agli Istituti di Credito in modo più consapevole e strutturato. 

Un percorso reso possibile grazie al lavoro corale con i manager di Confartigianato Cuneo e ai feedback delle imprese associate, in un momento delicato per le PMI: l’affacciarsi dei primi standard di rendicontazione della sostenibilità a titolo volontario ed avere il timore di essere sotto rappresentate, di non riuscire a trasferire e capitalizzare tutto il valore generato per quando poi diventeranno obbligatori. Dal mio punto di vista, ESG4PMI è un bell’esempio di progettualità multistakeholder che mette a fattor comune la prospettiva dell’ente, istituzionale e di servizio, quella delle imprese associate e quella finanziaria, ad oggi imprescindibile.

Un lavoro di squadra a cui tutti contribuiamo attivamente, in una vera logica di partnership.”

Quale ruolo ha giocato la comunicazione nel dare evidenza al progetto ESG4PMI? 

La comunicazione è un asset fondamentale e risorsa preziosa per fare giungere il valore innovativo e multi stakeholder ESG4PMI. Confartigianato Cuneo ha scelto di caratterizzarne l’identità, creando un nuovo logo, un sito dedicato, ha voluto intervistare tutti i partecipanti ai percorsi formativi, dare voce ai partner.  Un bell’esempio di communication & stakeholder engagement. 

www.esg4pmi.it 

E proprio nell’ottica di dare voce ai partner, il nostro racconto si ferma qui e prosegue nelle parole del Direttore di Confartigianato Cuneo, Joseph Meineri, che in questo video ci racconta il progetto dal suo punto di vista. 

Il progetto è in corso e si concluderà a fine anno, con un grande bagaglio di esperienza e la visione, che ci consentirà di andare ancora più lontano, insieme. 

Oggi, essere un’organizzazione di rappresentanza datoriale ed erogare servizi e consulenze per l’importante tessuto dell’artigiano e delle PMI significa davvero diventare “partner” dell’imprenditore, accompagnandolo, e facilitandolo, nelle sue scelte. Dalle decisioni di tutti i giorni a quelle sul medio-lungo periodo. Ecco perché Confartigianato Cuneo ha avviato con ferma convinzione il percorso “ESG4PMI” formando in modo specifico un team di specialisti dei suoi vari settori operativi. L’obiettivo? Supportare la crescita – economica, ma anche culturale – degli imprenditori, trasmettendo l’importanza della sostenibilità e integrandola in tutti i modelli di business, per un futuro maggiormente a misura d’uomo.
Joseph Meineri, direttore generale Confartigianato Imprese Cuneo


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Premiata Fratelli Bonfanti con “B_OND” e menzione di merito del Cottino Social Impact Campus all’impresa Ri-generation.

F.lli Bonfanti, storica azienda produttrice di bottoni di alta moda, è l’impresa premiata alla 3° edizione di Impact Prototypes Labs IP Labs, primo programma pratico per lo sviluppo di progetti aziendali di sostenibilità e ad impatto sociale per innescare processi innovativi che contribuiscano a generare, insieme, impatto positivo. L’impresa ha sviluppato il progetto B_OND, un bottone “intelligente” che funge da dispositivo di SOS che, se premuto, invia la propria posizione GPS e un messaggio di richiesta d’aiuto a numeri preregistrati inseriti su una apposita app. Il dispositivo è pensato per aiutare le persone, e in particolare le donne, in una situazione di pericolo o difficoltà. Al progetto ha lavorato il team composto dagli studenti del Politecnico di Torino Giorgia Ficili, Mattia Ciarpella, Mattia Cicchinè, Edoardo Domenella, e dell’Università di Torino Tamar Tomaradze.

Il progetto è stato premiato, si legge nella motivazione della giuria “per aver ricercato, attraverso l’innovazione tecnologica applicata a un prodotto tradizionale, una soluzione ad elevato impatto sociale a beneficio di ragazze e donne che si trovino in situazioni di pericolo percepito, in tal modo contribuendo a porre fine a ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne sia nella sfera privata sia in quella pubblica, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità”.

La F.lli Bonfanti è una storica azienda familiare con sede a Torino che produce bottoni alta moda in Italia dal 1946. Da San Francisco a New York, Londra, Parigi passando per Roma, Monaco di Baviera e Osaka, i bottoni Bonfanti sono nelle migliori mercerie e negozi di lane, tessuti e accessori moda.

La menzione di merito del Cottino Social Impact Campus è andata all’azienda Ri-generation, società benefit con sede a Vinovo che rigenera elettrodomestici. Il progetto sviluppato nell’ambito di IP Labs è un progetto “problem driven” volto a rendere più incentivante per le imprese produttrici di elettrodomestici il loro sistema di rigenerazione, attraverso il beneficio di impatto sociale come leva per aumentare la loro sostenibilità e trovare nuove aree di sviluppo del mercato.

Il progetto ha ricevuto la Menzione per l’alto impatto sociale positivo generato come si legge nella motivazione del Comitato Scientifico: “per aver integrato ed arricchito un modello di business nativamente orientato al paradigma dell’economia circolare ad obiettivi di impatto sociale intenzionale, misurabile ed addizionale. L’innovazione di business model, che si arricchisce di importanti strategie di partenariato con rilevanti attori di mercato, è impreziosita dall’intento di includere minori e adolescenti in condizioni di svantaggio attraverso attività di formazione e di acquisizione di nuove capacità.”

Al progetto ha lavorato il team composto dagli studenti del Politecnico di Torino Enrico Ferramosca, Francesco Monaca e Mariantonietta Piconio. “Assistere alla presentazione dei progetti, che hanno saputo interpretare il paradigma dell’impatto ESG insieme ad una community di oltre 200 persone tra imprenditori, manager, docenti, tutor e studenti, è la conferma del successo della terza edizione di IPLabs  dedicata all’innovazione di modelli di business, di prodotti e servizi, di riorganizzazione dei processi e di ampliamento delle competenze– commenta Cristina Di Bari, CEO del Cottino Social Impact Campus e Presidente della Fondazione Cottino. – Un capitale relazionale e di competenze di così ampio respiro rafforza la nostra convinzione che stiamo andando nella giusta direzione che ci vedrà in futuro sempre impegnati per accompagnare e misurare la sostenibilità in tutte le sue espressioni.”

La 3° edizione del programma ha visto 31 imprese del territorio piemontese lavorare per oltre 4 mesi alla realizzazione di 28 progetti ad impatto sociale. Grazie al lavoro a stretto contatto con gli 86 studenti delle Lauree Magistrali del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino, i 13 docenti con i 30 tutor di Cottino Social Impact Campus e di UniGens si è giunti all’individuazione delle dieci finaliste: Bart, C.IA.C, Coesa, Euro Stamp 1, Fratelli Bonfanti, Labins, Marazzato Soluzioni Ambientali, Ri-generation, Trafilplast, Zama Solutions per aver interpretato al meglio la sfida dell’Impact Economy in base ai criteri di originalità della soluzione proposta, di rilevanza del tema sociale affrontato e di qualità delle metodologie adottate.

La terza edizione di IP Labs, che aveva preso il via il dicembre scorso proprio da Palazzo Birago, si conclude oggi con la presentazione dei progetti finalisti, che per qualità e valore confermano la validità della formula proposta, che fa dialogare studenti e imprese sui temi dell’impatto sociale – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Si conferma oggi anche l’importanza del lavoro svolto dal Cottino Social Impact Campus, che proprio pochi giorni fa ha inaugurato insieme a noi il nuovissimo Centro di Competenze per la Valutazione e Misurazione dell’Impatto, caso unico in Italia e best practice a livello europeo”.

Per Francesco Brizio, Responsabile Stakeholder & Territorial Developement Development Region Nord Ovest Unicredit, “la sostenibilità è una necessità fondante che riguarda il mercato e le generazioni future, oltre che una grande opportunità. La sfida che viene posta alle imprese è un paradigma di sopravvivenza per le aziende e gli istituti bancari devono ripensare al loro ruolo in questa direzione”.

Le imprese che hanno partecipato hanno avuto l’opportunità di accedere a un programma di apprendimento collettivo con cui esprimere e valorizzare le loro potenzialità e capacità di generare impatto sociale positivo; di comprendere le principali sfide legate alle grandi trasformazioni ambientali e sociali di scala globale; di individuare e qualificare opportunità di innovazione; di conoscere e confrontarsi con altre imprese; di incontrare e lavorare con giovani ad alto potenziale interessati ai temi dell’innovazione e dell’impatto.

IP Labs edizione 2022-2023 è stato possibile grazie ad un investimento complessivo di oltre 200 mila euro della Fondazione Cottino, della Camera di commercio di Torino e di UniCredit e realizzato dal Cottino Social Impact Campus. Tra gli elementi distintivi del programma l’importante ecosistema di competenze, reputazione e partnership: Camera di commercio di Torino, UniCredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens e Torino Social Impact.

L’Impact Day, i progetti vincitori e le aziende coinvolte sono anche state raccontate in questi articoli:


Martedì 18 luglio, dalle 17 alle 20, le 31 imprese e gli 86 studenti che hanno partecipato alla terza edizione di Impact Prototypes Labs, scopriranno i progetti finalisti che meglio hanno saputo sviluppare innovazione e la creazione di impatto sociale in azienda.

L’Impact Day, l’evento conclusivo di progetto, sarà un momento di confronto e condivisione tra aziende, partner e atenei che negli scorsi mesi hanno collaborato e si sono formati nel percorso di apprendimento sistemico e di rete ideato dal Cottino Social Impact Campus per generare impatto sociale grazie all’unione di imprenditori piemontesi e studenti delle Lauree Magistrali del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e del Collegio Einaudi.

All’evento, moderato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Filomena Greco, oltre all’annuncio dei 10 progetti ritenuti maggiormente di valore e dei due vincitori dell’edizione 2023, i partecipanti potranno conoscere la storia di Alessi S.p.A. e del suo impegno sulle tematiche dell’impatto grazie alla partecipazione di Nicoletta Alessi, Benefit Manager dell’azienda e ascoltare un interessante dialogo tra i partner del progetto (vedi locandina).

L’evento, a porte chiuse, sarà dunque un’occasione di incontro e networking in linea con tutto il programma pratico di sviluppo di soluzioni prototipali a impatto sociale, finanziato da Fondazione Cottino, Camera di commercio di Torino e UniCredit e realizzato da Cottino Social Impact Campus. 

Tra gli elementi distintivi del programma l’importante rete di partner: Camera di commercio di Torino, Unicredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens e Torino Social Impact.


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Nell’ambito della nuova edizione del Premio Gamma Donna, che dal 2004 premia le menti più brillanti dell’imprenditoria femminile italiana, il Cottino Social Impact Campus introduce un nuovo riconoscimento: il Women Entrepreneur Sustainability Award. 

Il premio verrà assegnato all’imprenditrice che, grazie al purpose e alla strategia d’impatto della sua impresa, sta affrontando la transizione ambientale, sociale o culturale con obiettivi sostenibili, anche attraverso l’utilizzo di nuovi paradigmi digitali e d’innovazione. In palio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, la possibilità di accedere al network di aziende virtuose e di competenze che fanno capo al Cottino Social Impact Campus, attraverso la partecipazione a eventi di scala nazionale e internazionale e attraverso l’attivazione di un percorso formativo per l’integrazione trasversale nel modello di business dei principi di sostenibilità.

C’è tempo fino al 18 maggio per candidarsi al concorso che da quest’anno si trasforma, diventando a tutti gli effetti un percorso a supporto delle imprenditrici, in un road-show che toccherà le città di Roma, Milano e Torino.

Prima tappa: Roma, 23 maggio 2023, “Focalizza, racconta, ottieni: come catturare l’attenzione di investor e stakeholder”, in collaborazione con Angels4Women.

Seconda tappa: Milano, 27 giugno 2023, “Design thinking: agisci fuori dagli schemi”, in collaborazione con EY.

Terza Tappa: Torino, 29 settembre 2023, Finale del Premio GammaDonna all’Italian Tech Week

Info e regolamento sul sito https://www.gammadonna.it/premio

Ecco la rassegna stampa:


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Un brevetto interessante e innovativo, nato sette anni fa dall’idea del giovane torinese Paolo Cagliero, che grazie al supporto dell’imprenditrice Silvia Stupino è entrato oggi a far parte dell’Impact Prototypes Labs, il programma pratico di accompagnamento allo sviluppo per imprese del territorio e studenti degli Atenei torinesi.

In questo articolo del Corriere, il giornalista Timothy Ormezzano intervista Paolo Cagliero, ideatore del progetto “WaterMaker”: un brevetto innovativo che si inserisce tra le possibili soluzioni per sconfiggere il problema ancora molto attuale della siccità, attraverso il riciclo dell’acqua di condensazione proveniente dai condizionatori.

Un progetto complesso per sviluppo e espansione che, grazie all’incontro con l’imprenditrice torinese Silvia Stupino dell’azienda RCA Imballaggi, è stato selezionato all’interno dell’Impact Prototypes Labs, il primo programma pratico di sviluppo di soluzioni prototipali a impatto sociale in collaborazione con le imprese del territorio piemontese. Insieme lavoreremo sullo studio di fattibilità del progetto e sulla possibilità di una sua diffusione sul territorio piemontese.

IP Labs si basa sulla collaborazione tra l’impresa e un gruppo multidisciplinare di studenti e studentesse appartenenti all’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino e del Collegio Renato Einaudi, accompagnati da docenti in un percorso di formazione project-based sui temi dell’innovazione e dell’impatto sociale.

Impact Prototypes Labs vuole essere un laboratorio in cui sperimentare idee che puntino a proporre soluzioni aziendali per importanti problemi sociali come ad esempio disuguaglianze, discriminazioni, fragilità e povertà educativa. Attraverso interventi innovativi in settori come le tecnologie digitali, la salute e il benessere, la casa, il cibo, le materie prime, la produzione sostenibile, la mobilità urbana, il territorio, le energie rinnovabili, la cittadinanza attiva.

Scopri il percorso Impact Prototypes Labs e le altre offerte formative nella sezione Education&Learning.


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Perché sostenibilità e impatto sono oggi così importanti per le aziende? Quali aree interne all’impresa vengono influenzate e devono essere modificate? Quali decisioni nuove devono essere prese per guidare il cambiamento?

A queste domande puntano a rispondere i 28 team di IP Labs formati da imprenditori e imprenditrici e oltre 80 studenti e studentesse, nei 5 mesi di pratica, sperimentazione e training on the job previste dal progetto. Lo faranno in quanto protagonisti diretti e attivi che, insieme, svilupperanno un progetto di innovazione verso la creazione di un vero impatto sociale.

Cosa porta le 31 imprese che hanno aderito al progetto – e le persone che le animano – a credere ed impegnarsi in un programma di sviluppo pratico di soluzioni di innovazione come quelle previste in Impact Prototypes Labs?

Le imprese che hanno aderito a IP Labs sanno che è necessario credere e impegnarsi nel paradigma della sostenibilità, perché da questo dipende il futuro proprio e della propria comunità di riferimento e sanno anche di dovere accedere a livelli di conoscenza e consapevolezza più elevati, che indirizzino le scelte e i comportamenti verso vette di visione e innovazione ancora più alte che nel passato, diventando i veri acceleratori dell’inclusione sociale e della transizione ecologica.

Cosa farà sì che in questi mesi di lavoro in comune, IP Labs diventi un vero processo di apprendimento, cambiamento e sviluppo culturale?

Come ha spiegato Marella Caramazza, Board Member del Campus, Direttore Generale di ISTUD Business School e docente nel percorso IP Labs durante il kick off, tenutosi venerdì 3 marzo, sono 6 i fattori motivazionali che hanno portato gli imprenditori ad aderire al progetto e che dovranno essere tenuti sempre accesi durante il percorso:

Con queste motivazioni 31 imprese che hanno deciso di dedicare tempo ed energie ad un percorso formativo e di accompagnamento che non vuole soltanto incidere sul piano dell’efficacia aziendale, ma anche generare ricadute positive sul territorio e sulle comunità di riferimento. Un percorso grazie al quale gli imprenditori e le imprenditrici non si limitano ad ascoltare, ma diventano protagonisti diretti attraverso la sperimentazione e l’approccio fortemente pratico del progetto. Che, partendo dalla sperimentazione e dalla esposizione a stimoli e concetti nuovi, necessariamente porta alla creazione di nuovi significati e modelli mentali, concettuali ma soprattutto culturali.

Lo stesso metodo di learning by doing che coinvolge anche studenti e studentesse del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino che, insieme alle imprese, si sono assunti l’impegno di cogliere la sfida dell’innovazione, con la consapevolezza del sempre maggior valore che la sostenibilità e l’impatto assumono in tutti i livelli dell’ecosistema torinese, dall’ambito socio-economico, a quello culturale e di comunità.

«Siamo nel secondo tempo della partita – sono le parole del professor Mario Calderini, Scientific Advisor del Cottino Social Impact Campus e Professore Ordinario della School of Management del Politecnico di Milano che è intervenuto con il suo keynote speech “Innovation for Purpose” nel corso del kick off – Il secondo tempo di una partita in cui le semplici azioni “green” sono state sdoganate, in cui le dichiarazioni di intenti non sono più abbastanza.
Le metriche ESG – Environmental, Social, Governance – dettano le macro aree su cui le agende politiche, commerciali e finanziarie lentamente iniziano ad allinearsi e che in IP Labs, grazie all’eterogeneità delle competenze degli studenti e delle studentesse partecipanti, potranno essere valorizzate grazie alla collaborazione, all’esperienza e alla compartecipazione delle imprese»

Intenzionalità, addizionalità e misurabilità – le tre dimensioni della sostenibilità – entreranno così a far parte del bagaglio culturale che le imprese introdurranno nella propria strategia per dare luogo a quella richiesta di trasformazione a cui il tessuto imprenditoriale è chiamato a rispondere. Ideare, concettualizzare e razionalizzare i contenuti della formazione sono infatti le tre fasi fondamentali con cui si realizza il processo di apprendimento collettivo e si genera una reale trasformazione culturale. Apprendere, far propri e calare nella propria realtà i concetti trasmessi, non relegandoli allo status di semplici nozioni, è ciò che serve per sviluppare quella consapevolezza capace di generare cambiamento.

È per tutte queste ragioni che il valore della formazione in IP Labs, multidisciplinare e innovativa, con docenti nazionali ed internazionali, è racchiuso nell’esperienza e nella capacità di sperimentare. Una didattica che permettere a tutte e tutti, imprese, tutor e giovani provenienti dagli Atenei torinesi, di riconoscere e comprendere i benefici della sostenibilità, osservando mutamenti tangibili e reali, e di assumere nuove consapevolezze dallo scambio di competenze esperte da una parte e visioni fresche dall’altra.

Impact Prototypes Labs è un programma di sistema che coinvolge alcuni dei maggiori player del territorio piemontese: Camera di commercio di Torino, UniCredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino – Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens – Organizzazione di Volontariato, Torino Social Impact.


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Il progetto IP Labs è pensato per accompagnare le imprese del territorio alla scoperta di modalità nuove e compatibili con gli obiettivi di profitto pergenerare un impatto sociale positivo, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone nelle comunità di riferimento.

L’impatto sociale positivo che il progetto IP Labs mira a fare emergere è caratterizzato da alcuni elementi imprescindibili, che qualificano le strategie di sostenibilità delle imprese in senso generativo e trasformativo, rendendo le stesse degli elementi di posizionamento strategico distintivo e di competitività.

Abbiamo chiesto a Mario Calderini, Professore Ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano e Scientific Advisor del Campus, quali siano questi elementi fondamentali per le imprese e come si declinano nel progetto IP Labs.

«In primo luogo, l’adesione ai principi di intenzionalità, misurabilità e addizionalità che definiscono la triade di impatto. Intenzionalità significa, in breve, che chiediamo alle imprese di definire ex-ante gli obiettivi di impatto che intendono perseguire rendendoli espliciti e misurabili senza accontentarsi della semplice rilevazione delle esternalità positive che promanano dal normale esercizio del loro business. Misurabile significa appunto dotarsi di un sistema di metriche atto a rilevare affidabilmente i cambiamenti realizzati attraverso le iniziative. Addizionalità significa darsi obiettivi ambiziosi, senza limitarsi a quelle iniziative di sostenibilità e impatto che sono irrilevanti per scala e dimensione o a quelle che sono intrinsecamente legate alla gestione ordinaria del business. Al contrario, lo spirito di IP Labs è quello di legare la ricerca di impatto sociale a progetti di innovazione che consentano di esplorare forme non convenzionali di sostenibilità mantenendole compatibili con gli obiettivi di efficienza e profittabilità. In una parola, la sfida di IP Labs è quella di fare leva sui progetti di sostenibilità e impatto sociale per innescare processi innovativi che contribuiscano a realizzare, insieme e inscindibilmente, profittabilità e impatto».

In che modo le imprese possono generare impatto grazie a IP Labs?

«IP Labs si caratterizza per una ricerca di un impatto sociale positivo che non si limita al funzionamento interno dell’impresa e al miglioramento delle condizioni di benessere delle persone direttamente coinvolte nelle attività, ma guarda a un insieme ampio di stakeholder, includendo per esempio i clienti, i fornitori, tutti coloro che sono coinvolti nella supply chain fino anche a persone che potrebbero beneficiare indirettamente di caratteristiche dei prodotti, di competenze dell’impresa, o di asset produttivi. Per questa ragione, IP Labs accompagna le imprese a generare impatto sociale positivo su tre piani: quello delle operations (impatto realizzato attraverso interventi sui processi interni), quello dei prodotti o servizi (impatto realizzato attraverso innovazioni di prodotto o servizio orientate a generare impatto migliorando la profittabilità degli stessi) e quello delle allocazioni delle risorse finanziarie (la scelta di orientare le risorse finanziare ad allocazioni di partecipazione o investimento caratterizzate da forte allineamento con gli obiettivi di sviluppo sostenibile)».

Ma quali sono quindi le scelte e azioni che un’azienda può compiere per generare impatto sociale?

Esistono alcuni archetipi attraverso i quali generare impatto sociale positivo, intenzionale, misurabile e addizionale. Si può partire dalle operations, sviluppando pratiche volte a migliorare l’inclusione di persone svantaggiate, a promuovere la parità di genere e la diversity, a favorire l’integrazione e la multiculturalità. O ancora, includere nella propria supply chain soggetti di natura ibrida, esplicitamente orientati alla generazione di impatto sociale, ad esempio attraverso l’inserimento di soggetti svantaggiati o particolari caratteristiche della fornitura. Anche investire in innovazione dei propri prodotti e servizi è una possibilità per sviluppare caratteristiche che li rendano inclusivi, più accessibili e veicoli di miglioramento del benessere delle persone nelle comunità di riferimento. Un altro modo è quello di condividere delle proprie competenze, mettendole al servizio di chi intende sviluppare prodotti e servizi esplicitamente volti a risolvere problemi sociali, utilizzandole quindi per sviluppare nuovi prodotti e servizi con un esplicito obiettivo di impatto sociale. Si può scegliere poi di condividere anche i propri asset produttivi o logistici, mettendo questi ultimi a disposizione di chi necessiti capacità produttiva per realizzare prodotti e servizi con obiettivi di impatto sociale a basso costo. C’è chi decide di promuovere modelli di consumo orientati a generare impatto sociale positivo nella società o nelle comunità di riferimento o di innovare i propri modelli e servizi di welfare aziendale, anche attraverso la condivisione in rete basata su piattaforme di servizi e infrastrutture. Ovviamente si può intervenire anche sui propri investimenti finanziari, privilegiando nei criteri di allocazione quegli asset che rispondono a più elevati parametri di impatto sociale e in generale compiendo scelte strategiche che bilancino gli interessi della comunità, mitigando le logiche di profitto puramente estrattive, ad esempio nelle scelte di localizzazione, nelle fusioni e acquisizioni o nelle scelte di outsourcing.


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Il Cottino Social Impact Campus co-protagonista insieme ai player del territorio per rendere Torino un laboratorio per imprese e finanza

In un recente articolo de Il Sole 24 Ore, edizione Nord Ovest, la giornalista Filomena Greco ha esplorato le diverse dimensioni che rendono Torino un ecosistema ad alto impatto, economico e sociale, raccogliendo programmi ed iniziative che spaziano dall’impact finance all’impact investing.

Tra gli eventi in arrivo nel 2023, anche due progetti di sistema in cui il Cottino Social Impact Campus sarà ente organizzatore e promotore.

A partire dal programma Impact Prototypes Labs, il programma pratico di accompagnamento rivolto ad imprese del territorio e studenti degli Atenei torinesi che conta di un investimento complessivo di oltre 200 mila euro finanziato dalla Fondazione Cottino, da Camera di commercio di Torino e da Unicredit.

IP Labs si sviluppa attorno al tema della sostenibilità sociale, economica e ambientale che le aziende realizzeranno sulla propria realtà, insieme ad un gruppo multidisciplinare di studenti che lavoreranno in sinergia sulla sperimentazione di un progetto proposto dall’azienda, accompagnati dai tutor di UniGens e del Cottino Social Impact Campus attraverso un percorso di formazione sui temi dell’innovazione e dell’impatto sociale.

La vasta rete di partner coinvolti in IP Labs, lo rende infatti un vero e proprio programma di sistema, con ricadute positive su tutto il territorio. Tra i co-finanziatori e sostenitori contiamo infatti: Camera di commercio di Torino, Unicredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Renato Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, Yes4To, UniGens e Torino Social Impact.

Restano, inoltre, ancora pochi giorni per poter partecipare alla terza edizione di IP Labs. Per aderire al programma, è necessario candidarsi e inviare la propria idea progettuale attraverso il form presente sulla pagina web dedicata entro martedì 31 gennaio.

IP Labs ha l’obiettivo di fornire nuova consapevolezza alle aziende e agli studenti, professionisti di domani, sulle metriche ESG, sulla sostenibilità d’impresa e sulla leadership sostenibile, attraverso moduli formativi interamente pensati per essere declinati direttamente sul proprio lavoro di gruppo.

A luglio 2023, conclusa la fase di prototipazione dei progetti, avrà luogo l’Impact Day, il momento di presentazione dei progetti finalisti e di celebrazione del vincitore della terza edizione Impact Prototypes Labs insieme ai partner e alle imprese partecipanti.

Poco più tardi, a novembre, Torino si prepara ad ospitare il più importante evento europeo nel campo della venture philanthropy e dell’impact investing, ovvero la EVPA Impact Week.

Si terrà dal 22 al 24 novembre e il Cottino Social Impact Campus, insieme a Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo, anchor partner dell’iniziativa, e Torino Social Impact, ospiteranno e coinvolgeranno i rappresentanti e le delegazioni della rete europea della knowledge driven finance e focalizzata sull’impatto in iniziative e side event sul territorio.

Ecco l’articolo completo:

Scopri il percorso Impact Prototypes Labs e le altre offerte formative nella sezione Education&Learning.


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Il periodo delle festività, lo sappiamo, è un momento di grande fermento per le imprese e per tutte le organizzazioni.

Scadenze, chiusure e gestione dei preparativi ci portano a dover rivedere le priorità in vista della pausa natalizia.

È proprio per questo motivo che noi del Cottino Social Impact Campus e i partner del programma Impact Prototypes Labs, abbiamo deciso di posticipare il termine delle candidature al 31 gennaio 2023 così da garantire più tempo alle imprese e a tutti i rappresentanti delle organizzazioni interessate al percorso per presentare la propria idea di progetto sostenibile per l’azienda.

Crediamo che il periodo delle festività, con la serenità e lo spirito di cambiamento che porta con sé, possa rappresentare un’occasione di riflessione e di ispirazione per tutti coloro che intendono rendere più sostenibile la propria impresa.

Tutte le informazioni sono sempre disponibili alla pagina dedicata Impact Prototypes Labs 2022/2023 e sarà possibile fissare un colloquio diretto e senza impegno con uno dei nostri tutor tramite richiesta all’indirizzo email iplabs@cottinoimpact.org entro e non oltre martedì 24 gennaio.

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