Il 30 maggio è stata presentata a Torino la ricerca sul ruolo e sulla figura professionale del Social impact manager promossa da Asfor – Associazione Italiana per la Formazione Manageriale in collaborazione con Cottino Social Impact Campus e SAA – Torino School of Management.  

Chi è il social impact manager? Quali competenze deve avere?


Quale ruolo può assumere all’interno di imprese e organizzazioni? Sono alcune delle domande che hanno animato la ricerca promossa da ASFOR in partnership con gli associati Cottino Social Impact Campus e SAA-School of Management, i cui risultati sono stati presentati il 30 maggio a Torino con il convegno “Quale ruolo per il social impact manager? Formare per generare valore sociale”.

Obiettivo della ricerca, e dell’incontro, definire la fisionomia, l’utilità e la potenziale collocazione di una figura che all’interno delle aziende si occupi di gestire e di rendicontare, con attenzione specifica, le tematiche di natura sociale connesse con l’attività d’impresa. Identificando percorsi formativi utili a svilupparne le competenze, affinché la gestione degli aspetti sociali diventi un driver di valore socioeconomico per l’impresa e anche per il territorio.

Una figura trasversale

«Asfor promuove un’intensa ricerca sul campo, in collaborazione con aziende, istituzioni pubbliche, fondazioni, terzo settore. Lo fa secondo le rigorose metodologie scientifiche proprie delle business school associate e con una visione inclusiva e multidimensionale che ha reso l’associazione un punto di riferimento per lo sviluppo del nostro Paese. Questa ricerca si rivolge a un ampio pubblico e intende sollecitare la capacità di leggere il contesto, alimentando la riflessione e il dialogo. La figura del social impact manager è trasversale alle varie funzioni e avrà un ruolo strategico nel tradurre dalla teoria alla pratica le azioni di sostenibilità sociale delle organizzazioni e nel costruire una nuova cultura di relazione e condivisione», afferma il segretario generale di Asfor, Mauro Meda.

Nuovi paradigmi aziendali

«I risultati della ricerca, a conferma dei segnali che SAA recepisce da territorio, istituzioni e allievi, evidenziano un forte interesse verso i temi legati alla sostenibilità. Nuovi paradigmi aziendali e nuovi modelli di business richiedono competenze manageriali e imprenditoriali che includano i temi ESG nelle scelte strategiche in un nuovo modo di fare impresa. SAA – School of Management di Torino da sempre caratterizzata da un mix di storia e innovazione è in prima linea per supportare il tessuto socio-economico nella transizione verso un nuovo modello di business per un’impresa sostenibile e responsabile», continua Davide Caregnato, direttore di SAA – School of Management, Università di Torino

Impatto sociale, dimensione trainante

«Scandagliando il mondo dalle aziende, emerge la necessità di un profilo professionale che inglobi la gestione di tutte le tematiche collegate alla sostenibilità e all’impatto sociale, ben oltre il solo aspetto ambientale. Si avverte inoltre un enorme bisogno di formazione: alla conoscenza normativa, indispensabile in ingresso, devono aggiungersi altre, più complesse, competenze, che si maturano nel tempo, in una dimensione di lifelong learning nella quale un up-skilling e re-skilling continuo consente alle persone di adattarsi ai continui cambiamenti. Il contesto dinamico offre ampio spazio di collaborazione tra chi costruisce la formazione e chi ne ha bisogno per portare i risultati sul mercato, aprendo nuove opportunità di progettazione cogestita, innovativa, che coinvolge le filiere. Più che un punto di arrivo, questa ricerca è un punto di partenza verso il rafforzamento di competenze, la formazione e l’accreditamento di profili professionali capaci di guidare il sistema economico verso una crescente responsabilità sociale», spiega Manuela Brusoni, presidente della Commissione di Accreditamento Asfor, Dean’s Delegate for Accreditation SDA Bocconi School of Management e responsabile della ricerca sul social impact manager.

Formazione pratica, sperimentale e trasformativa

«La ricerca presentata è stata uno stimolo importante per rendere efficace il confronto tra le imprese, gli enti di formazione e tutti gli attori impegnati nella transizione verso una autentica sostenibilità e una cultura dell’impatto. La sfida su come raggiungerla è la mission del Cottino Social Impact Campus che si impegna anche attraverso Istud Business School a realizzare una formazione pratica, sperimentale e trasformativa che a tutti i livelli dell’azienda porti a considerare l’impatto ingrediente determinante del posizionamento identitario e della capacità di innovare di imprese e organizzazioni», osserva Giuseppe Dell’Erba, direttore di Fondazione Cottino.  

Produrre valore condiviso

«Siamo di fronte a una fase di cambiamento strutturale del concetto stesso di impresa, all’interno della cui catena del valore diventa essenziale, e sempre più fattore competitivo, saper produrre valore condiviso, economico, ambientale e sociale, confrontandosi e interagendo con gli stakeholders e raccordandosi alle strategie di sviluppo sostenibile, nazionali e regionali. Nell’ottica di creare imprese e società responsabili e sostenibili nel tempo. Questo richiede accompagnare il management delle imprese in questo processo di trasformazione», sottolinea Marcello Bogetti, responsabile Center for Business and Society – SAA School of Management dell’Università di Torino.

Integrare le competenze tradizionali

«La consapevolezza della propria capacità trasformativa e l’impatto positivo sono oggi prioritari per le imprese che devono integrare responsabilità sociale e sostenibilità nella loro strategia. Dalla ricerca e dal convegno è emerso quanto sia necessario contemperare le competenze manageriali tradizionali con quelle di leadership nel plasmare la cultura organizzativa e nell’integrare l’impatto in tutte le funzioni aziendali, per definirne gli obiettivi e realizzarlo cosicché abbiano effetti positivi verso la società, l’ambiente e gli stakeholder interni ed esterni», conclude Cristina Di Bari, CEO del Cottino Social Impact Campus.

Alla mattinata di lavori hanno preso parte anche Fabio Carosso, Vicepresidente e Assessore della Regione Piemonte con deleghe a Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, Sviluppo della Montagna, Foreste, Parchi, Enti locali; Alberto Tonelli, Dottorando in Business and Management, Università di Torino; Alain Devalle, Professore Ordinario in Economia Aziendale – Università di Torino; Claudia Galetto, Coordinatrice del gruppo di ricerca Sostenibilità e governance nell’Area Crescita sostenibile e sviluppo del territorio di IRES Piemonte; Rossella Sobrero, Presidente Koinètica;Marisa Parmigiani, Responsabile Sustainability Gruppo Unipol; Angelo Perez, Ceo &Co-founder Weco impresa sociale srl; Marella Caramazza, Board Member Cottino Social Impact Campus e Direttore generale ISTUD Business School; Carlo Majorino, Amministratore Unico SAA – School of Management, Università di Torino.

Media partner, formaFuturi.news, la rivista di cultura manageriale di Asfor e Apaform.

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Perché sostenibilità e impatto sono oggi così importanti per le aziende? Quali aree interne all’impresa vengono influenzate e devono essere modificate? Quali decisioni nuove devono essere prese per guidare il cambiamento?

A queste domande puntano a rispondere i 28 team di IP Labs formati da imprenditori e imprenditrici e oltre 80 studenti e studentesse, nei 5 mesi di pratica, sperimentazione e training on the job previste dal progetto. Lo faranno in quanto protagonisti diretti e attivi che, insieme, svilupperanno un progetto di innovazione verso la creazione di un vero impatto sociale.

Cosa porta le 31 imprese che hanno aderito al progetto – e le persone che le animano – a credere ed impegnarsi in un programma di sviluppo pratico di soluzioni di innovazione come quelle previste in Impact Prototypes Labs?

Le imprese che hanno aderito a IP Labs sanno che è necessario credere e impegnarsi nel paradigma della sostenibilità, perché da questo dipende il futuro proprio e della propria comunità di riferimento e sanno anche di dovere accedere a livelli di conoscenza e consapevolezza più elevati, che indirizzino le scelte e i comportamenti verso vette di visione e innovazione ancora più alte che nel passato, diventando i veri acceleratori dell’inclusione sociale e della transizione ecologica.

Cosa farà sì che in questi mesi di lavoro in comune, IP Labs diventi un vero processo di apprendimento, cambiamento e sviluppo culturale?

Come ha spiegato Marella Caramazza, Board Member del Campus, Direttore Generale di ISTUD Business School e docente nel percorso IP Labs durante il kick off, tenutosi venerdì 3 marzo, sono 6 i fattori motivazionali che hanno portato gli imprenditori ad aderire al progetto e che dovranno essere tenuti sempre accesi durante il percorso:

Con queste motivazioni 31 imprese che hanno deciso di dedicare tempo ed energie ad un percorso formativo e di accompagnamento che non vuole soltanto incidere sul piano dell’efficacia aziendale, ma anche generare ricadute positive sul territorio e sulle comunità di riferimento. Un percorso grazie al quale gli imprenditori e le imprenditrici non si limitano ad ascoltare, ma diventano protagonisti diretti attraverso la sperimentazione e l’approccio fortemente pratico del progetto. Che, partendo dalla sperimentazione e dalla esposizione a stimoli e concetti nuovi, necessariamente porta alla creazione di nuovi significati e modelli mentali, concettuali ma soprattutto culturali.

Lo stesso metodo di learning by doing che coinvolge anche studenti e studentesse del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino che, insieme alle imprese, si sono assunti l’impegno di cogliere la sfida dell’innovazione, con la consapevolezza del sempre maggior valore che la sostenibilità e l’impatto assumono in tutti i livelli dell’ecosistema torinese, dall’ambito socio-economico, a quello culturale e di comunità.

«Siamo nel secondo tempo della partita – sono le parole del professor Mario Calderini, Scientific Advisor del Cottino Social Impact Campus e Professore Ordinario della School of Management del Politecnico di Milano che è intervenuto con il suo keynote speech “Innovation for Purpose” nel corso del kick off – Il secondo tempo di una partita in cui le semplici azioni “green” sono state sdoganate, in cui le dichiarazioni di intenti non sono più abbastanza.
Le metriche ESG – Environmental, Social, Governance – dettano le macro aree su cui le agende politiche, commerciali e finanziarie lentamente iniziano ad allinearsi e che in IP Labs, grazie all’eterogeneità delle competenze degli studenti e delle studentesse partecipanti, potranno essere valorizzate grazie alla collaborazione, all’esperienza e alla compartecipazione delle imprese»

Intenzionalità, addizionalità e misurabilità – le tre dimensioni della sostenibilità – entreranno così a far parte del bagaglio culturale che le imprese introdurranno nella propria strategia per dare luogo a quella richiesta di trasformazione a cui il tessuto imprenditoriale è chiamato a rispondere. Ideare, concettualizzare e razionalizzare i contenuti della formazione sono infatti le tre fasi fondamentali con cui si realizza il processo di apprendimento collettivo e si genera una reale trasformazione culturale. Apprendere, far propri e calare nella propria realtà i concetti trasmessi, non relegandoli allo status di semplici nozioni, è ciò che serve per sviluppare quella consapevolezza capace di generare cambiamento.

È per tutte queste ragioni che il valore della formazione in IP Labs, multidisciplinare e innovativa, con docenti nazionali ed internazionali, è racchiuso nell’esperienza e nella capacità di sperimentare. Una didattica che permettere a tutte e tutti, imprese, tutor e giovani provenienti dagli Atenei torinesi, di riconoscere e comprendere i benefici della sostenibilità, osservando mutamenti tangibili e reali, e di assumere nuove consapevolezze dallo scambio di competenze esperte da una parte e visioni fresche dall’altra.

Impact Prototypes Labs è un programma di sistema che coinvolge alcuni dei maggiori player del territorio piemontese: Camera di commercio di Torino, UniCredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino – Associazione Piccole e Medie Imprese di Torino e Provincia, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens – Organizzazione di Volontariato, Torino Social Impact.


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Il progetto IP Labs è pensato per accompagnare le imprese del territorio alla scoperta di modalità nuove e compatibili con gli obiettivi di profitto pergenerare un impatto sociale positivo, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone nelle comunità di riferimento.

L’impatto sociale positivo che il progetto IP Labs mira a fare emergere è caratterizzato da alcuni elementi imprescindibili, che qualificano le strategie di sostenibilità delle imprese in senso generativo e trasformativo, rendendo le stesse degli elementi di posizionamento strategico distintivo e di competitività.

Abbiamo chiesto a Mario Calderini, Professore Ordinario presso la School of Management del Politecnico di Milano e Scientific Advisor del Campus, quali siano questi elementi fondamentali per le imprese e come si declinano nel progetto IP Labs.

«In primo luogo, l’adesione ai principi di intenzionalità, misurabilità e addizionalità che definiscono la triade di impatto. Intenzionalità significa, in breve, che chiediamo alle imprese di definire ex-ante gli obiettivi di impatto che intendono perseguire rendendoli espliciti e misurabili senza accontentarsi della semplice rilevazione delle esternalità positive che promanano dal normale esercizio del loro business. Misurabile significa appunto dotarsi di un sistema di metriche atto a rilevare affidabilmente i cambiamenti realizzati attraverso le iniziative. Addizionalità significa darsi obiettivi ambiziosi, senza limitarsi a quelle iniziative di sostenibilità e impatto che sono irrilevanti per scala e dimensione o a quelle che sono intrinsecamente legate alla gestione ordinaria del business. Al contrario, lo spirito di IP Labs è quello di legare la ricerca di impatto sociale a progetti di innovazione che consentano di esplorare forme non convenzionali di sostenibilità mantenendole compatibili con gli obiettivi di efficienza e profittabilità. In una parola, la sfida di IP Labs è quella di fare leva sui progetti di sostenibilità e impatto sociale per innescare processi innovativi che contribuiscano a realizzare, insieme e inscindibilmente, profittabilità e impatto».

In che modo le imprese possono generare impatto grazie a IP Labs?

«IP Labs si caratterizza per una ricerca di un impatto sociale positivo che non si limita al funzionamento interno dell’impresa e al miglioramento delle condizioni di benessere delle persone direttamente coinvolte nelle attività, ma guarda a un insieme ampio di stakeholder, includendo per esempio i clienti, i fornitori, tutti coloro che sono coinvolti nella supply chain fino anche a persone che potrebbero beneficiare indirettamente di caratteristiche dei prodotti, di competenze dell’impresa, o di asset produttivi. Per questa ragione, IP Labs accompagna le imprese a generare impatto sociale positivo su tre piani: quello delle operations (impatto realizzato attraverso interventi sui processi interni), quello dei prodotti o servizi (impatto realizzato attraverso innovazioni di prodotto o servizio orientate a generare impatto migliorando la profittabilità degli stessi) e quello delle allocazioni delle risorse finanziarie (la scelta di orientare le risorse finanziare ad allocazioni di partecipazione o investimento caratterizzate da forte allineamento con gli obiettivi di sviluppo sostenibile)».

Ma quali sono quindi le scelte e azioni che un’azienda può compiere per generare impatto sociale?

Esistono alcuni archetipi attraverso i quali generare impatto sociale positivo, intenzionale, misurabile e addizionale. Si può partire dalle operations, sviluppando pratiche volte a migliorare l’inclusione di persone svantaggiate, a promuovere la parità di genere e la diversity, a favorire l’integrazione e la multiculturalità. O ancora, includere nella propria supply chain soggetti di natura ibrida, esplicitamente orientati alla generazione di impatto sociale, ad esempio attraverso l’inserimento di soggetti svantaggiati o particolari caratteristiche della fornitura. Anche investire in innovazione dei propri prodotti e servizi è una possibilità per sviluppare caratteristiche che li rendano inclusivi, più accessibili e veicoli di miglioramento del benessere delle persone nelle comunità di riferimento. Un altro modo è quello di condividere delle proprie competenze, mettendole al servizio di chi intende sviluppare prodotti e servizi esplicitamente volti a risolvere problemi sociali, utilizzandole quindi per sviluppare nuovi prodotti e servizi con un esplicito obiettivo di impatto sociale. Si può scegliere poi di condividere anche i propri asset produttivi o logistici, mettendo questi ultimi a disposizione di chi necessiti capacità produttiva per realizzare prodotti e servizi con obiettivi di impatto sociale a basso costo. C’è chi decide di promuovere modelli di consumo orientati a generare impatto sociale positivo nella società o nelle comunità di riferimento o di innovare i propri modelli e servizi di welfare aziendale, anche attraverso la condivisione in rete basata su piattaforme di servizi e infrastrutture. Ovviamente si può intervenire anche sui propri investimenti finanziari, privilegiando nei criteri di allocazione quegli asset che rispondono a più elevati parametri di impatto sociale e in generale compiendo scelte strategiche che bilancino gli interessi della comunità, mitigando le logiche di profitto puramente estrattive, ad esempio nelle scelte di localizzazione, nelle fusioni e acquisizioni o nelle scelte di outsourcing.


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Nel 2023 Torino ospiterà il più importante evento in Europa nell’ambito dell’impact investing e della venture philanthropy: l’Impact Week dell’EVPA (European Venture Philanthropy Association), la rete internazionale che riunisce oltre 300 enti, tra fondazioni, fondi a impatto sociale, istituzioni finanziarie, università, incubatori e acceleratori di 35 Paesi.

L’Impact Week 2023 dell’EVPA si terrà dal 22 al 24 novembre alle OGR Torino – hub dedicato all’innovazione e all’impatto con focus su cultura e tech – e vedrà la partecipazione di circa 800 impact players da tutto il mondo.

Pilastro dell’Impact Week 2023 è l’ecosistema torinese dell’impatto, con Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo nel ruolo di partner principali “anchor” dell’evento, Torino Social Impact e Cottino Social Impact Campus.

Il Cottino Social Impact Campus è partner dell’iniziativa confermando la forte attenzione ai temi della impact economy, come già dimostrato nella attiva partecipazione ad eventi che la città di Torino ha ospitato, quali GSG For Impact Investment Leadership Meeting 2022 ed il Social Value Matters 2022.


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Il periodo delle festività, lo sappiamo, è un momento di grande fermento per le imprese e per tutte le organizzazioni.

Scadenze, chiusure e gestione dei preparativi ci portano a dover rivedere le priorità in vista della pausa natalizia.

È proprio per questo motivo che noi del Cottino Social Impact Campus e i partner del programma Impact Prototypes Labs, abbiamo deciso di posticipare il termine delle candidature al 31 gennaio 2023 così da garantire più tempo alle imprese e a tutti i rappresentanti delle organizzazioni interessate al percorso per presentare la propria idea di progetto sostenibile per l’azienda.

Crediamo che il periodo delle festività, con la serenità e lo spirito di cambiamento che porta con sé, possa rappresentare un’occasione di riflessione e di ispirazione per tutti coloro che intendono rendere più sostenibile la propria impresa.

Tutte le informazioni sono sempre disponibili alla pagina dedicata Impact Prototypes Labs 2022/2023 e sarà possibile fissare un colloquio diretto e senza impegno con uno dei nostri tutor tramite richiesta all’indirizzo email iplabs@cottinoimpact.org entro e non oltre martedì 24 gennaio.

Scopri il percorso Impact Prototypes Labs e le altre offerte formative nella sezione Education&Learning.


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Quali sono le necessità di un’impresa che vuole generare impatto sociale, economico e ambientale positivo e misurabile?

Oggi le aziende si trovano a fronteggiare numerose difficoltà, come l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia, l’incertezza dei mercati, il difficile approvvigionamento di risorse, competenze, finanziamenti, la necessità di alzare i prezzi cercando però di restare competitive. Ogni crisi porta con sé opportunità e innovazioni se si trova il modo di coglierle. E riflettere su come intervenire sui propri processi e servizi in ottica di impatto sociale e sostenibilità può essere la chiave per trovare nuove risorse e soluzioni ai problemi di questo periodo.

Per questo torna Impact Prototypes Labs, il primo programma pratico di sviluppo di soluzioni prototipali a impatto sociale per le imprese del territorio piemontese con una terza edizione rinnovata e con nuovi player del territorio. Obiettivo? Lanciare e facilitare un  processo di apprendimento collettivo tra i partner dell’ecosistema che insieme possono così imparare a posizionarsi sull’economia ad impatto e a coglierne le opportunità sviluppando innovazione sociale.

Le aziende che parteciperanno a IP Labs saranno guidate verso un percorso per ripensare la produzione dei propri prodotti e servizi con la lente degli ESG, mettendo questi criteri “al servizio” delle imprese e lavoreranno per prototipare nuovi prodotti, servizi, modelli di business, che coniughino obiettivi di profittabilità e posizionamento sul mercato con la realizzazione di un impatto sociale  intenzionale e misurabile.

Lo faranno anche grazie al lavoro condiviso con un team di studenti provenienti dagli atenei torinesi che, organizzati in gruppi interdisciplinari e guidati dai tutor esperti, metteranno a disposizione le loro competenze, creatività e capacità di guardare il mondo da punti di vista originali, operando su 4 aree possibili di sviluppo e innovazione quali i modelli di business, i processi organizzativi e di governance, il miglioramento delle competenze e l’ideazione o miglioramento di prodotti e servizi. 

Rivolto alle imprese piemontesi, agli studenti del Politecnico di Torino e da quest’anno anche agli studenti dell’Università degli Studi di Torino e del Collegio Renato Einaudi, la terza edizione del programma IP Labs accompagnerà i partecipanti alla scoperta imprenditoriale del proprio potenziale impatto sociale, dal quale far scaturire intuizioni, nuove visioni, traiettorie innovative, idee di prototipazione, opportunità di sviluppo di nuovi prodotti e servizi, modalità di riorganizzazione dei processi e ampliamento delle competenze.

Con l’appoggio degli enti finanziatori Fondazione Cottino, Camera di Commercio di Torino e Unicredit, e dei partner Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Renato Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, Yes4To, Torino Social Impact e Unigens, il Cottino Social Impact Campus guiderà gli attori dell’ecosistema a cogliere la sfida ad impatto sociale e compartecipare a IP Labs come processo di apprendimento collettivo e sistemico.

Oltre a questo, IP Labs è anche:

● Una comunità di impact innovation

● Un luogo di incontro tra giovani e imprese partecipanti

● Una piattaforma di confronto con chi già investe e agisce secondo i principi della sostenibilità e i criteri ESG, per capire come rendere le azioni sempre più pervasive, trasversali e parte integrante della strategia aziendale

Le imprese che accederanno a IP Labs beneficeranno di tutte le attività di formazione, accompagnamento da parte di docenti e consulenti esperti a cura del Cottino Social Impact Campus e di un gruppo multidisciplinare di giovani studenti guidati dai direttori scientifici del Politecnico di Torino e dell’Università degli Studi di Torino e dai tutor Unigens che li affiancheranno.

Vorresti candidare la tua impresa ad IP Labs ma vorresti saperne di più su quali sono i benefici per le imprese?
In collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, realizzeremo un webinar di approfondimento che si terrà mercoledì 7 dicembre, dalle ore 14:00 alle ore 15:00, dal titolo IP Labs – Aumentare la competitività cogliendo le sfide della sostenibilità.
Per partecipare, registrati a questo link

Sei un’azienda e vuoi partecipare? Visita la pagina web dedicata Impact Prototypes Labs 

Clicca qui per visualizzare la call agli studenti del Politecnico di Torino.


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Il Real Estate e la rigenerazione urbana saranno i temi attorno al quale il Cottino Social Impact Campus costruirà la nuova offerta formativa in arrivo nei prossimi mesi. 

In un’ottica di lancio e condivisione di questa innovazione della nostra proposta trasformativa e consapevoli dell’importanza e dell’attualità di questi temi, abbiamo ospitato domenica 23 ottobre 2022, il workshop “Real estate in the era of purpose driven economy: the challenge of impact metrics infrastructures”, iniziativa inserita nella cornice della Social Value Matters Europe 2022 di Social Value International. 

Un’opportunità di approfondimento e confronto sul tema della valutazione dell’impatto nell’ambito RealEstate e su come questa prassi possa incrementare il valore della rigenerazione urbana, realizzata insieme agli esperti del Real Estate intervenuti e organizzata dal Cottino Social Impact Campus in sinergia con il Politecnico di Milano ed il Politecnico di Torino.

I panel, curati da Mario Calderini, Scientific Advisor del Campus e Professore Ordinario del Politecnico di Milano, Alessandra Oppio, Professore Ordinario del Politecnico di Milano e Direttore di Alta Scuola Politecnica e Patrizia Lombardi, Professore Ordinario del Politecnico di Torino e Vice-Rettrice per Campus e Comunità Sostenibili, hanno permesso ai partecipanti di avere una panoramica esaustiva sullo stato dell’arte e sulle principali azioni in atto, tanto nell’ambito accademico quanto in quello operativo.

La ricerca sull’Impact Weight Account del Senior Research della Harvard Business School, Ryan Daulton, ha permesso inoltre di poter prendere atto di come questo tema è trattato al di fuori dei confini europei.

Durante il Meeting of Minds, in cui spunti e riflessioni emerse sono state al centro della discussione, sono intervenuti Cino Zucchi, Architetto e Fondatore di Cino Zucchi Architetti, Davide Dal Maso, Partner di Avanzi – Sostenibilità per Azioni, Stefano Stanghellini, Presidente Onorario INU – Istituto Nazionale di Urbanistica e Antonio Campagnoli, Presidente di FIABCI, The International Real Estate Federation Italia, portando la propria esperienza e il proprio know how al focus.


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Si è tenuto lo scorso 27 settembre, nelle aule del nostro Campus, il workshop dedicato al Legal Impact, ai criteri ESG ed alla sostenibilità d’impresa per il settore legale

L’incontro, che ha visto il coinvolgimento di oltre 30 ospiti sia del settore corporate che puramente legale, ha rappresentato un’opportunità di networking, confronto e approfondimento sui risvolti giuridici della sostenibilità.

Grazie ad una panoramica sul contesto del prof. Mario Calderini, Scientific Advisor del Cottino Social Impact Campus e Professore Ordinario del Politecnico di Milano, e dopo gli interventi verticali sui temi del sistema legale della sostenibilità tenuti dai membri della Core Faculty dell’Executive Program “Legal Impact ESG e sostenibilità d’impresa per il settore legale”, i partecipanti hanno potuto condividere esperienze, competenze e know-how “peer to peer”.

Ma cosa si intende per Legal Impact?

Significa

«Adottare una strategia imprenditoriale capace di coniugare il perseguimento del profitto con la tutela dell’ambiente, il benessere sociale ed un modello di gestione equo ed inclusivo che non può prescindere dall’individuazione di obiettivi concreti e misurabili e dalla formalizzazione, attraverso un’idonea infrastruttura giuridica, di impegni e azioni per perseguirli»

come spiegano i docenti dell’Executive Program.

La Core Faculty, composta Emiliano Giovine, Direttore Scientifico e Avvocato, Marella Caramazza, Board Member del Campus e Direttore Generale Istud Business School, Natalia Bagnato, Avvocato ed esperta in diritto societario e commerciale, e Maria Pia Sacco, Senior Legal Advisor e Officer Business Human Rights Committee International Bar Association, ha evidenziato il quadro normativo attuale e le possibile future modifiche, oltre ai principali trigger points del settore che saranno trattati nei singoli moduli del percorso in partenza il 18 novembre.

Il workshop ha avuto come obiettivo l’acquisizione di una maggior consapevolezza rispetto alla necessità di aggiornamento su una normativa in continuo “work in progress”, così da essere pronti a recepirla anticipando gli altri competitors e facendosi portatori del cambiamento.


Per maggiori informazioni sull’executive program ESG e sostenibilità d’impresa per il settore legale, il primo percorso formativo co-progettato dal Cottino Social Impact Campus ISTUD Business School, ideato con lo scopo di fornire tutti gli strumenti necessari a riconoscere, analizzare e gestire risvolti legali, impatti, rischi e opportunità della sostenibilità, visita la pagina web dedicata.


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Un grande evento che ha coinvolto leader e partner da 34 Paesi per promuovere la finanza a impatto. Il GSG Leadership Meeting, svoltosi a Torino dal 23 al 25 maggio, è stata una grande occasione per incontrare i protagonisti dell’impact internazionale, dalla finanza all’imprenditoria sociale, dalla filantropia al settore pubblico. 

Un ecosistema di cui il Cottino Social Impact Campus fa parte e che ci ha visti impegnati in diversi incontri istituzionali e formativi, ospitando la riunione del National Advisory Board, lo speed networking di Torino Social Impact tra i delegati GSG e partner e organizzazioni del TSI e nella sessione formativa del 25 maggio nella nostra sede “A New Impact Era – From Strategy to Measurement” realizzata insieme a ISTUD Business School in cui è intervenuto Karim Harji, Oxford Impact Measurement Programme Director, in rappresentanza dell’Università di Oxford e della Saïd Business School, oltre che founding partner di Mondiale Impact e membro del Supervisory Board della Impact-Linked Finance Fund Foundation.

Un nuovo legame di cui siamo molto felici e che è stato anche valorizzato dalla Oxford University e dalla Saïd Business School in una recente newsletter in cui è stato ricondiviso l’intervento di Karim Harji che potete rivedere sul nostro canale YouTube. 

Per leggere la newsletter della Oxford University e dalla Saïd Business School è possibile scaricare il file pdf. 

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In questa cornice, ISTUD Business School e il Cottino Social Impact Campus lanciano il primo evento congiunto. 

Dal 23 al 25 maggio, Torino e l’ecosistema ad impatto sociale che opera sul territorio e che include il Cottino Social Impact Campus, ospiteranno il GSG Leadership Meeting, un evento unico che coinvolge i leader e i partner del Global Steering Group for Impact Investments, movimento indipendente nato nel 2015 per ampliare a livello globale il lavoro svolto dalla Social Impact Investment Task Force (SIIT), costituita sotto la Presidenza britannica del G8 nel 2013.

Attraverso il National Advisory Board il GSG rappresenta 34 Paesi, con la mission di promuovere la finanza a impatto nel mondo, l’organizzazione riunisce i protagonisti dell’ecosistema impact internazionale, dalla finanza all’imprenditoria sociale, dalla filantropia al settore pubblico.

Le personalità che parteciperanno al grande evento, oltre ad essere tra i firmatari della Leaders’ Declaration for a Just and Sustainable Future, rappresentano anche il livello più alto dell’expertise globale sull’impact investing, al cui vertice troviamo Sir Ronald Cohen, pioniere della filantropia, venture capitalist, innovatore e imprenditore sociale e Presidente del GSG, che aprirà le tre giornate con un suo keynote speech e che è stato recentemente intervistato per LaRepubblica dal nostro Scientific Advisor, professor Mario Calderini, docente del Politecnico di Milano. 

Il GSG Leadership Meeting rappresenta uno dei momenti centrali dell’agenda impact del 2022 per il Campus, che in qualità di partner parteciperà attivamente all’evento e contribuirà alla diffusione della cultura ad impatto sociale fin dalla prima giornata. 

Lunedì 23 maggio il Campus accoglierà i delegati del GSG Leadership Meeting e ospiterà la riunione del National Advisory Board

Sarà inoltre la sede dello speed networking organizzato da Torino Social Impact fra i delegati GSG interessati agli incontri bilaterali con alcuni selezionati partner TSI.

Un’occasione di presentazione del Campus e confronto fra i delegati GSG e l’ecosistema imprenditoriale ad impatto del territorio. 

La lista dei delegati con cui fissare un incontro è disponibile al seguente link.
La sessione di speed networking avrà inizio alle ore 14, per partecipare è necessario iscriversi tramite Torino Social Impact attraverso la compilazione del modulo disponibile al link.

Il 25 maggio, in concomitanza con la chiusura dei lavori del GSG Leadership Meeting, Cottino Social Impact Campus e Istud Business School, prima business school indipendente d’Italia e appena entrata a far parte del Campus, organizzano l’evento:

“A New Impact Era – From Strategy to Measurement”

una sessione formativa dedicata alle imprese e ai manager interessati ai temi ESG e sostenibilità su tre focus: 

L’evento, che si terrà presso il Campus mercoledì 25 maggio, dalle 14:30 alle 17:30, organizzato con la partecipazione attiva di Yes4To e dei gruppi di giovani imprenditori Unione Industriali Torino e API Torino, nasce con lo scopo di dare luogo ad una opportunità di confronto tra esperti, membri delle Governance, accademici internazionali e l’ecosistema delle imprese, dei manager e dei professionisti interessati ad includere l’impatto sociale nelle propria business strategy.

L’evento sarà gratuito e accessibile attraverso registrazione a questo link.

Nel pomeriggio di mercoledì 25 maggio, i partecipanti avranno quindi la possibilità di ascoltare, confrontarsi e formarsi con alcuni dei maggiori esperti internazionali di Impact Investing e Impact Economy, tra cui:

Ma cosa si intende con Impact investing? In che modo il suo ingresso nell’agenda globale influenza lo sviluppo delle economie nazionali?

L’impact investing consiste nell’investire in organizzazioni il cui rendimento è misurabile, sostenibile e compatibile sia sul piano economico che su quello dell’impatto sociale e ambientale.

La fondamentale differenza rispetto alla normale attività di investimento sta nell’intenzione di chi investe perché si sceglie di porre l’attenzione su tre elementi chiave:

Sono questi i tre concetti a cui prestare attenzione secondo quanto definito da Social Impact Agenda per l’Italia che, insieme all’ecosistema di Torino Social Impact, di cui il Campus è parte attiva, ha scelto Torino come sede dell’evento. 

Dell’importanza di questo tipo di investimenti e di come possono migliorare la nostra società e la nostra economia, se ne parlerà quindi nelle tre giornate del GSG Leadership Meeting tra learning speech, visite delle realtà ad alto indice impact della Città, meeting board e il main event pomeridiano di lunedì 23 maggio nell’ala Tech delle OGR


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