Approfondimento

31 Agosto 2021

Un approccio trasformativo per diventare Social Impact Expert

Didattica e apprendimento devono essere trasformativi.

Assumere acriticamente concetti e nozioni per poi riproporli – e applicarli – in maniera invariata è poco utile.

O meglio, apprendere nozioni è utile se queste vengono messe a giudizio di un’indagine critica e razionale.

Per essere trasformativa la didattica deve produrre quello che Jack Mezirow (sociologo statunitense che insegnò alla Columbia University) chiama “change in a frame of reference (Mezirow 1997: 5).
Queste “cornici di riferimento” sono le associazioni mentali, i concetti, i valori e anche le sensazioni che definiscono la nostra età adulta e il mondo in cui ognuno di noi si muove (non tanto perché questo viene modellato da noi, ma perché viene interpretato proprio a partire da ciò che siamo, conosciamo e desideriamo).

Mezirow inoltre ha argomentato che queste cornici si compongono sostanzialmente di due ingredienti distinti: (a) abitudini e (b) punti di vista.
Se le prime sono profondamente radicate in noi (e tendenzialmente derivate dalle persone che ci hanno dato le prime cure), i secondi sono più soggetti al cambiamento.

Il concetto di “transformative learning” ha come obiettivo proprio quello di cambiare e trasformare queste cornici tramite cui ci approcciamo e comprendiamo il mondo circostante.

Uno dei concetti trasformativi per definizione e che attualmente sta prendendo sempre più piede è quello di impatto sociale.

Uno dei luoghi per eccellenza in cui tale concetto viene messo in pratica e veicolato tramite una formazione trasformativa è qui al Cottino Social Impact Campus. L’obiettivo è quello di costruire una nuova cultura capace di rendere le persone world-makers, costruttori e costruttrici di mondi differenti tramite la trasformazione degli attuali modelli di riferimento. E tale obiettivo si concretizza tramite l’offerta di nuovi strumenti, linguaggi e pratiche in cui individui e organizzazioni si aggregano creando comunità di apprendimento capaci di sostenere le sfide globali.

La declinazione della transformative education incorporata dal Cottino Social Impact Campus si declina lungo più assi:

  1. una visione sistemica,
  2. un intento sociale,
  3. un approccio progettuale.

Avere una visione sistemica significa concepire che tutti i sistemi sono composti a loro volta da sotto sistemi interlacciati tra loro.
Una visione sistemica rigetta l’assunto tradizionale tipico di un certo qual riduzionismo secondo cui il tutto è nient’altro che la somma delle parti.

Il Cottino Social Impact Campus promuove una visione che affronta e sfida il contesto d’insieme

concependolo come composto da altrettanti elementi tra loro collegati.

Ed è così che le dimensioni ambientali, sociali, economiche, di governance, assumono senso laddove integrate tra loro in una visione sistemica.

L’intento sociale si esplicita nel pensare alla centralità dell’essere umano come fine delle azioni e mai come mezzo, privilegiando così i concetti di società e comunità, inclusione, equità e partecipazione prima di quello di individuo.

Infine, l’approccio progettuale: si tratta di sviluppare corsi di azioni che hanno come obiettivo quello di trasformare la situazione attuale in una (collettivamente e socialmente) preferibile. 

Questi tre assi trovano un luogo di applicazione chiaro e definito nel nostro programma Impactware, il percorso per diventare esperti dell’impatto sociale.
Tramite molteplici modalità didattiche, in un susseguirsi di lezioni frontali, discussioni tra pari, testimonianze d’impatto, workshop e canvas originali, i partecipanti possono definire un piano d’azione con un obiettivo chiaro in linea con una visione d’impatto capace di sfidare lo status quo.

Vuoi saperne di più sul nostro percorso?

Consulta la pagina Impactware dedicata sul nostro sito.


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