Quando si è capaci di optare per una scelta etica nel processo decisionale di business?

Deadline stringenti e obiettivi da raggiungere: in un’azienda prendere decisioni può essere complicato sia per i dipendenti che per i manager.
In ambienti complessi infatti non è sempre chiaro come affrontare un processo di decision-making che unisca la migliore scelta etica, i propri valori e gli interessi dell’azienda.

«Nella maggior parte dei casi – spiega Guido Palazzo, docente di Business Ethics presso HEC, University of Lusanne – le scelte e le decisioni che assumiamo vengono suddivise tra il bianco o il nero, quindi tra una versione giusta ed una sbagliata del problema che ci si trova davanti. Ma prendendo ad esempio il tema della crisi data dalla pandemia globale, ci si ritrova davanti la scelta del dover da un lato salvaguardare la vita delle persone e dall’altra salvare un’economia inevitabilmente compromessa: non c’è dunque una soluzione ideale».

Saper affrontare questo processo con consapevolezza è alla base di una buona leadership e di una progettazione di azioni ad impatto sociale efficace e condivisa.

Come fare? Orientando il proprio pensiero sistemico verso lo sviluppo di una capacità di leadership focalizzata sull’inserimento dell’etica nel processo decisionale.

Ma cosa significa questo nella pratica?

Le decisioni che vengono prese ogni giorno, spiega il docente, dipendono dal contesto in cui ci si trova: «Il processo di decision-making di ognuno di noi può essere influenzato dall’impronta di leadership che viene data dal nostro superiore». Che può essere eticamente corretta, ma anche aggressiva o autoritaria.

Un fattore rilevante di cui parla il professor Palazzo, che subentra in questo caso, è la cosiddetta group conformity che ci porta a chiedere se possiamo ritenere un comportamento sbagliato se l’intero gruppo in cui siamo inseriti lo sta assumendo. «Piuttosto – spiega Palazzo – si tende a porsi meno domande e ad assumere quel medesimo comportamento, anche se non etico».

Restano poi ovviamente il fattore pressante del tempo, la pressione data dalle tempistiche ristrette, il non sentirsi all’altezza delle mansioni o degli obiettivi affidati: «Questo insieme di argomenti ed aspetti porta ad una modalità di pensiero che sfocia in un “Whatever it takes to survive” e a routinizzare il comportamento scorretto senza produrre un pensiero critico».

Etica e business – Video-focus di Guido Palazzo per Impact Cherry

E’ possibile riconoscere ed intervenire su questi meccanismi?

Guido Palazzo ne parla in aula nel corso Define, parte del percorso Impactware, insieme a Laura Orestano, Elisa Ricciuti, Valeria Cavotta e Claudia Cerna.

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Chi è Guido Palazzo?

È uno dei più citati studiosi di business ethics al mondo. I suoi articoli sono stati pubblicati in prestigiose riviste scientifiche. Lavora come consulente e docente di business ethics  per numerose multinazionali come Siemens, Daimler, Airbus, Volvo, the Federal Reserve Bank of New York, Stora Enso e Johnson & Johnson. Attualmente è docente di Business Ethics presso la HEC, Università di Losanna.

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