Roberto Veronesi
Il percorso professionale di Roberto Veronesi inizia nel 1982, subito dopo il diploma, presso il Credito Italiano. Nel 1986, dopo la laurea in Scienze Politiche, entra in Isvor Fiat, società di consulenza e Formazione del Gruppo, dove si occupa in particolare di marketing e comunicazione. Un’esperienza quinquennale, al termine della quale entra nel Gruppo Seat Pagine Gialle nella struttura del Personale. Qui, Roberto Veronesi, si occupa principalmente delle aree soft del Personale: formazione, sviluppo, organizzazione, performance review, change management ecc. fino a ricoprire il ruolo di Responsabile del Personale di una delle aree della business unit Internet and Media. Nel 2003 avviene una svolta verso l’area Comunicazione: assume la responsabilità della Corporate Image del Gruppo Seat. Nel 2006 è nominato direttore generale di Pronto Seat, società che si occupa di tutto il business telefonico in inbound e outbound del Gruppo. Esperienza triennale che termina nel 2009 con il ripristino completo della solidità economica dell’azienda e con il rientro nella Corporate con il precedente incarico. Nel 2014 entra a far parte del Gruppo Iren con la responsabilità della Comunicazione e delle Relazioni Esterne e dopo 5 anni passa alla Fondazione LINKS con il ruolo di responsabile della Comunicazione e dello Sviluppo risorse umane. Master Isvor in Marketing e vendite, master SDA Bocconi International teacher programme, Roberto Veronesi è giornalista pubblicista iscritto all’albo di Torino, socio FERPI, socio ASCAI, autore del romanzo “Qui non ride mai nessuno” Albatros editore e di numerosi altri racconti. Da alcuni anni, è anche docente per lo IED di Torino nel Master in Comunicazione e Marketing. Appassionato di viaggi, buoni libri, cinema e calcio.
Impactwise Review
“Ho visto cose che voi umani …” dice Rutger Hauer alias Roy Batty, in Blade runner film del 1982 in una delle più indimenticabili scene del cinema di tutti i tempi. Ed io, in 40 anni di viaggio all’interno di grandi organizzazioni, ho avuto la fortuna di osservare i profondi mutamenti nella cultura organizzativa. Non...
