Rassegna Stampa

5 Gennaio 2020

Giovanni Cottino punta sui giovani e sull’impatto sociale

Il 15 Gennaio alla conferenza Impactwise 2020 sarà presente anche Giovanni Cottino, oltre a economisti di fama internazionale come Mariana Mazzucato e tanti altri.

L’imprenditore filantropo che dona un campus al Poli

di Francesco Antonioli

Da industriale di successo a filantropo dell’innovazione sociale. Ecco chi è Giovanni Cottino, nato nel 1927 a Torino e laureato in Ingegneria meccanica a 23 anni. Nel 1975, dopo varie esperienze come manager in Italia e all’estero, iniziò la sua avventura di imprenditore. Creò la Plaset a Moncalieri e la Ceset ( nell’astigiana Castell’Alfero) per realizzare componenti degli elettrodomestici. E acquisì la Olmo, nel Milanese, che produceva motori per raffrescamento e riscaldamento. Nel 1994 fondò la Trasma, specializzata in produzione di fili di rame e trafilati per conduttori. Alla fine, l’ingegnere si ritrovò un impero da 300 milioni di fatturato e oltre 1.500 dipendenti.
Con la moglie Annamaria Di Bari, da sempre impegnata con chi era più bisognoso, decise di dare vita nel 2002 alla Fondazione Cottino. « Non avevamo figli – racconta l’ingegnere – per cui pensammo a un ente che potesse ” restituire” all’economia del territorio quanto noi avevamo ricevuto. Abbiamo affidato la conduzione ai nipoti » . Vendute le aziende, tranne la Trasma, creata così una cospicua disponibilità di fondi, ha continuato nel nome della compagna di una vita, nel frattempo scomparsa. Il 15 gennaio, al Politecnico, sarà inaugurato il ” Cottino Social Impact Campus” ed entro il 2020 inizierà la costruzione del ” Cottino Learning Center”, sempre nella Cittadella politecnica, un’area di 4mila metri a disposizione di studenti e ricercatori dotata delle più avanzate infrastrutture tecnologiche: un investimento da diversi milioni.
« Bisogna puntare sui giovani e su un capitalismo che si prenda a cuore ” l’impatto sociale” – incalza l’ingegner Cottino -. Torino sta crescendo su questo fronte e potrà dire molto grazie a nuove generazioni di laureati e di imprenditori disposti sì a fare giustamente profitto, ma con l’intenzione di essere generativi di buone ricadute, e non solo occupazionali, sul territorio » . Il 15 gennaio – l’appuntamento è alle Ogr con la giornata ” Impactwise, una nuova catena di valore per l’impatto sociale” – verranno economisti di fama internazionale come Mariana Mazzuccato (University College di Londra), Raghuram Rajan ( University Chicaho Booth School, governatore della Banca centrale indiana fino al 2016), Hai Hockerts ( Copenaghen Business School) e Chris Langwallner, padre del ” Nutritional Paradox”. Saranno illustrati i corsi che inizieranno a febbraio e aperti a studenti universitari, manager, imprenditori, decisori pubblici e privati. Il Campus viene realizzato con la collaborazione strategica del Politecnico di Torino, SocialFare ed Escp Europe, ” ecosistema” che vanta altri partner: Torino Social Impact, Opera Torinese del Murialdo ed Evpa, la European venture philantropy association.
«Sono molto soddisfatto del progetto – continua Giovanni Cottino, 93 anni il prossimo 21 gennaio –. Sarà una realtà unica in Italia e in Europa a occuparsi di impact education, che è poi l’impegno di trovare con le imprese risposte e soluzioni ai bisogni di oggi con sostenibilità e redditività finanziaria. Docenti italiani e stranieri proporranno una didattica innovativa, con sperimentazioni di frontiera. Desideriamo mettere a frutto un nuovo modo di fare cultura, formazione e impresa, per rendere Torino capitale della impact economy».
Il Campus, a pochi passi dal quale aprirà la Social Impact Banking di Unicredit, ha una governance femminile: Laura Orestano ceo, Cristina Di Bari (nipote di Cottino) vicepresidente ed Elisa Ricciuti executive director. « L’iniziativa – dice Guido Saracco, rettore del Politecnico – sarà un esempio di progettazione condivisa di spazi e programmi educativi che favorirà la creazione di posti di lavoro e la costruzione di un ecosistema in cui formazione, ricerca e impatto sociale dialogano e si arricchiscono tra loro».
La Fondazione Cottino ha promosso in questi anni progetti di valore in campo scientifico ( con il premio AppliCO, sostenendo il biomedicale, e con H40, per l’innovazione “dal basso” di soluzioni oftalmiche per ipovedenti o non vedenti). Ma si è impegnata anche per i nuovi imprenditori, con lo Iulm Innovation Lab, o appoggiando realtà come l’oratorio ” Onda Giovane Salus” nella Circoscrizone 8 di Torino.

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