Rassegna Stampa

5 Gennaio 2020

Diventare agenti di cambiamento è possibile!

Anche il Corriere della Sera parla del Cottino Social Impact Campus e della conferenza Impactwise 2020 del 15 Gennaio.

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Corriere Torino23 Dec 2019 – Andrea Rinaldi

Diventare agenti di cambiamento

Un nuovo attore si aggiunge alla Torino del terzo settore. È il Cottino Social Impact Campus, ideato e promosso dalla Fondazione Cottino, che aprirà i battenti il 15 gennaio con un convegno a cui parteciperanno vari esperti del settore del social impact. Si intitolerà «Impactwise — Una nuova catena del valore per l’impatto sociale» e si terrà alle Ogr. Tra i relatori i due economisti di fama internazionale Mariana Mazzucato, professoressa di Economics of Innovation and Public Value all’university College London, e Raghuram Rajan, professore di Finance alla University of Chicago Booth School e Governatore della Banca Centrale Indiana fino al 2016.
Una partenza in grande stile per un’istituzione che ambisce a diventare la fucina degli «agenti del cambiamento», come ha battezzato i suoi studenti Cristina Di Bari, vicepresidente dell’ente filantropico. «Noi pensiamo che ci sia bisogno di una leadership di impatto e sistemica — le fa eco Laura Orestano, ceo del Campus — e che ci sia bisogno di un conoscenza addizionale, ci mettiamo a fianco del medico, del designer, dell’economista e con i nostri corsi attrezzeremo le persone sull’impatto sociale». Ma anche sull’innovazione aperta, a progettare la circolarità delle risorse e valutare meglio la tecnologia. «Così tu fondazione potrai capire come attuare progetti non solo erogativi, ma in grado di accompagnarti sul capacity building e anche a fare previsioni future».
Al Cottino Social Impact Campus si insegnerà a costruire la città del futuro in termini non solo di smart city, ma anche di città responsabile: «Faremo ricerca su progetti di rigenerazione democratica e tracciabilità quotidiana della privacy — prosegue Orestano —, i nostri dati sono ogni giorno impiegati da aziende e società, dunque dobbiamo capire in che modo un algoritmo può “curvare” la democrazia».
Chi uscirà dal Campus Cottino non avrà però «stellette» da appendersi al bavero. «Non si diventerà un “titolo” — specifica Di Bari — ma qualcosa di trasformativo, un leader o un manager che potrà generare cambiamento positivo per la società o per i propri beneficiari se lavorerà in una fondazione». Per questo sui banchi ci si applicherà su materie come etica sistemica. «È tempo di strutturare percorsi formativi che pensino a cambiare in meglio ciò che ci circonda, se le università e le business school continuano a insegnare concetti e tesi dimenticandosi della responsabilità sociale il cambiamento non avverrà mai».
Il calendario delle lezioni comincerà il 14 marzo e si terrà nella nuova struttura del campus che sorgerà vicino al Politecnico di Torino tra circa 4 anni. «Avere qui a Torino personaggi come Mazzucato o Rajan, che hanno costruito una carriera sul ripensamento del sistema capitalistico è motivo di orgoglio per noi — dice Giuseppe Dell’erba, direttore della Fondazione Cottino —. E noi infatti abbiamo bisogno di cassette degli attrezzi per scaricare a terra nuovi modi di vedere il nostro mondo».