Lo scorso 2 dicembre è stato pubblicato da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, il Rapporto Territori 2021, che mostra come sono stati applicati i 17 SDGs sul territorio nazionale ed internazionale.

Nello specifico, il Rapporto curato da ASviS, restituisce una panoramica su come sono stati integrati nelle politiche regionali, delle province autonome e delle città metropolitane in Italia.

Gli SDGs (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) sono complessivamente 17 e sono contenuti all’interno dell’Agenda 2030, siglata da 150 leader mondiali che ne hanno condiviso i principi in comunione con i criteri descritti dall’ONU nel settembre 2015.

Perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile rappresenta una sfida che i principali attori mondiali si sono impegnati ad affrontare per permettere il pieno sviluppo di ogni Paese ponendo attenzione sulle diverse aree di azione.

Non una questione soltanto politica quindi, ma un tema che coinvolge la sfera sociale ed economica, dotato inoltre di una profonda valenza culturale, soprattutto là dove il concetto di sostenibilità non è mai stato presente fino ad ora.

Il Rapporto Territori 2021 trae supporto per la propria rilevazione dal Sustainable Development Report 2021 curato dal Sustainable Development Solutions Network.

E ci pone di fronte ad un primo dato positivo: nella classifica dei 193 Paesi membri l’Italia si trova al 26esimo posto nell’integrazione e nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Un buon “posizionamento” che non deve però frenare il nostro Paese di fronte alle tante sfide e ai miglioramenti che ancora ci attendono. 

Infatti, se nelle Province Autonome e nelle Regioni, si individuano trend positivi che riguardano l’incremento delle coltivazioni biologiche, il miglioramento dei tempi della giustizia, una riduzione dell’abbandono scolastico e una sensibile diminuzione della mortalità, sono invece negativi i dati relativi al tasso di occupazione, alla disponibilità di reddito delle famiglie, alla riduzione della produzione dei rifiuti e alla spesa in ricerca e sviluppo. Senza dimenticare l’assenza di miglioramenti nella gestione delle aree marine protette e della riduzione di consumo del suolo. 

Una situazione simile a quella delle Città Metropolitane, che evidenziano difficoltà legate anche all’inquinamento atmosferico, ma che registrano un andamento positivo per quanto riguarda i livelli di istruzione accademica di alcune fasce di età, il consumo annuale di energia e la riduzione del sovraffollamento delle carceri. 

È evidente che c’è ancora molto da fare per far sì che in Italia, come nel resto dei Paesi membri dell’ONU, si arrivi, entro il 2030, alla piena integrazione degli SDGs nelle dinamiche di sviluppo sociali ed economiche della propria popolazione e del proprio territorio.

Nel frattempo, enti come OECD, ASviS, SDSN e tutte le realtà affini come il Cottino Social Impact Campus, si impegneranno nella sensibilizzazione e nella diffusione di una rinnovata coscienza volta al cambiamento sociale.

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È aperta la prima edizione del bando Talenti per la Comunità che vede il nostro Campus impegnato nell’applied tutorship e sede della formazione.

Il bando – che scade il 20 dicembre – permette ai laureati under 40 di poter partecipare ad un percorso di formazione innovativo rivolto alle persone che quotidianamente si impegnano per l’animazione, la promozione, lo sviluppo civile, sociale ed economico delle comunità locali del territorio.

L’accesso al corso è riservato alle persone in possesso delle seguenti caratteristiche:

– aver conseguito un titolo di laurea di primo livello (triennale), o secondo livello (specialistica, magistrale o a ciclo unico), o un titolo di dottorato presso un ateneo italiano;

-data di nascita non anteriore al 1 gennaio 1982;

– essere residente in Italia.

Il corso si articolerà nel periodo marzo – novembre 2022 (con lezioni prevalentemente nei fine settimana per permettere anche a chi lavora di poter partecipare) attraverso 21 settimane di lezione per un monte ore complessivo di oltre 160 ore. Il corso prevede la partecipazione prevalentemente in presenza. 

Il percorso di formazione si articolerà attraverso i 9 moduli:

  1. Inquadrare il presente: dal Fordismo alla crisi dell’ultimo decennio
  2. Sotto la superficie: le faglie e le grandi questioni del presente
  3. Traiettorie territoriali dell’Italia che cambia
  4. Prospettive dell’Umanesimo nella frammentazione e ricomposizione
  5. Nuovi strumenti e nuove forme per lo sviluppo dei territori
  6. Progettare le risorse come scuola di costruzione di comunità larghe
  7. Misurare il cambiamento per dare forza alle realizzazioni
  8. Leggere il territorio e narrare la comunità
  9. Ambiente e comunità

Il corso alternerà momenti di formazione frontale, attività di lavoro di gruppo su project work, lectio magistralis, attività di teambuilding. L’attività dei gruppi verrà seguita con un modello di applied tutorship che accompagnerà gli studenti per l’intero percorso formativo fino al pitch day che si terrà a chiusura del corso.

La brochure informativa, il bando e la modulistica per poter partecipare sono disponibili sulla pagina dedicata (https://www.fondazionecrt.it/attivit%C3%A0/ricerca-e-istruzione/talenti-comunita.html) della Fondazione CRT.

Talenti per la Comunità è un’iniziativa di Fondazione CRT in collaborazione con Consorzio Aaster, Fondazione Cottino e Cottino Social Impact Campus, Consorzio Sociale il Filo da Tessere e si avvale anche di prestigiose docenze in link con la scuola Vivere nella Comunità della Fondazione Nuovo Millennio.

Brochure – Talenti per la ComunitàDownload
Bando – Talenti per la Comunità 2021Download
Modulo Candidatura – Talenti per la Comunità 2021Download

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Una partnership per formare i talenti migliori per restituire valore alla comunità.

È l’obiettivo del Cottino Social Impact Campus e di Fondazione CRT con Talenti per la Comunità, il nuovo percorso formativo destinato a persone impegnate nello sviluppo civile, sociale ed economico delle collettività locali il cui approccio multidisciplinare e hands on sarà caratterizzato dalla compresenza di momenti di formazione e di acquisizione di strumenti tecnici di gestione

Tre le aree su cui trasferiamo la nostra value-proposition:

«”Talenti per la Comunità” è un progetto di visione in cui noi come Campus abbiamo riconosciuto la nostra azione. È un percorso formativo con cui divulgare la cultura dell’impatto utile per sviluppare la visione del mondo sostenibile verso la quale tutti noi siamo orientati» ha spiegato Laura Orestano, co-founder e social impact strategist, dalle aule del Cottino Social Impact Campus nel corso dell’Open Day tenutosi lo scorso mercoledì 20 ottobre.

La missione è quella di accompagnare i Talenti per la Comunità fornendo loro, grazie ad una applied tutorship  ed un approccio metodologico di design thinking, strumenti pratici di project management per costruire un reale cambiamento sociale. 

Il Campus porterà dunque tutto il suo know-how metodologico nei quattro moduli del percorso di didattica trasformativa per guidare i partecipanti nell’implementazione del costrutto cognitivo verso la sperimentazione pratica per realizzare dei cambiamenti effettivi

Un ulteriore aspetto innovativo del percorso sarà il modulo formativo progettato ad hoc “Narrare la Comunità” nel corso del quale saranno condivise esperienze, casi di studio e strumenti per interpretare la comunità, per riflettere sui principali dilemmi etici e per costruire una narrazione in grado di rendere coesa la comunità di riferimento.

In questo modulo saranno tre i temi con cui i docenti, Laura Orestano e Guido Palazzo, accompagneranno i partecipanti verso lo sviluppo di nuove competenze per la comunità:

Sarà proprio il Cottino Social Impact Campus la sede di questo percorso:
«Il nostro è un luogo disegnato per sperimentare, per progettare, per accompagnare i nuovi leader di comunità, i futuri makers for impact, verso la costruzione di quel bene comune che il percorso “Talenti per la Comunità” si propone di realizzare»  aggiunge Giuseppe Dell’Erba, business advisor del Campus.

Il percorso si svolgerà da marzo a novembre 2022 e presto sarà pubblicato il bando per iscriversi. 

Per maggiori informazioni sui requisiti di accesso e sulle modalità di partecipazione è possibile visitare la pagina Talenti per la Comunità.

Talenti per la Comunità è un’iniziativa di Fondazione CRT in collaborazione con Consorzio Aaster, Fondazione Cottino e Cottino Social Impact Campus, Consorzio Sociale il Filo da Tessere e si avvale anche di prestigiose docenze in link con la scuola Vivere nella Comunità della Fondazione Nuovo Millennio.


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La sfida condivisa di difendere e preservare la potenza trasformativa dell’impatto sociale.

Abbiamo bisogno oggi di una cultura dell’impatto che sia trasformativa e radicale, le parole che usiamo per parlarne devono essere riempite di significati profondi.

Questo cambiamento, che è prima di tutto culturale, deve essere costruito su tre pilastri.

Il primo: l’impatto sociale e quello ambientale devono andare a braccetto, non possiamo ignorare il modo in cui sono intrecciati.

Il secondo: la nostra interpretazione dell’impatto sociale ha bisogno di essere irrobustita, anche grazie a nuove metriche, perché esiste oggi una sproporzione tra l’attenzione degli attori economici data alle questioni sociali rispetto a quelle ambientali.

Il terzo: per queste ragioni abbiamo bisogno di centri di ricerca e di competenza per l’impatto sociale che permettano di cambiare la nostra idea di innovazione.

I modelli super-funzionali e prestazionali usati fino a ora sono stati guidati prevalentemente dalla tecnologia e hanno bisogno di essere affiancati a modelli di innovazione più adatti al sistema di vincoli definito dalle grandi sfide sociali e ambientali, in modo da portare a una comprensione profonda dei fenomeni.

L’integrità dell’impatto sociale ha bisogno di essere difesa perché solo in questo modo ne possiamo preservare la potenza trasformativa, e questa è una missione non solo coraggiosa, ma anche giusta.

Per questo sono onorato dell’offerta che mi è stata fatta di essere consigliere e scientific advisor del Cottino Social Impact Campus, perché credo nella sua missione.


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Il 35% dei lavoratori nei paesi dell’OCSE ritiene di non avere le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro.

Mentre il 40% dei datori di lavoro nei paesi del G20 ha difficoltà a trovare le persone giuste per creare nuovi posti di lavoro. Le opportunità di formazione in campo Impact e Social Innovation possono aiutare a garantire alle persone le competenze di cui hanno bisogno?

Come è possibile accrescere le competenze e creare forme innovative di apprendimento che aiutino ad affrontare in modo positivo il mondo del lavoro in continua evoluzione? La risposta è il perpetual learning?

Scopriamolo nel report OCSE “The future of work”, pubblicato qualche settimana fa.