1000 leader dell’impact finance si sono riuniti a Torino per accelerare un cambiamento positivo per le persone e il pianeta.

La community europea dell’impact investing si è riunita in occasione della Impact Week di Torino dal 22 al 24 novembre e ha presentato proposte concrete per guidare un futuro sostenibile e resiliente per le nostre economie e società.

EVPA – ora Impact Europe – la rete europea di impact investing, con Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo anchor partners, Cottino Social Impact Campus e Fondazione Time2 content partners e Torino Social Impact quale collante della ricca e variegata rete d’impatto del territorio, ha riunito 1000 leader e professionisti provenienti da tutto lo spettro dell’impatto.

Mentre ci avviciniamo alla scadenza del 2030 per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, abbiamo bisogno di più investimenti a impatto che identifichino, alimentino e si assumano grandi rischi per soluzioni innovative a complesse sfide sociali e ambientali, dalla crisi climatica ai sistemi alimentari sostenibili.

Con 120 sessioni e 100+ relatori in 3 giornate, le conversazioni e le sessioni hanno portato approfondimenti pratici ed esempi di scoperte innovative nella finanza d’impatto per scalare ciò che funziona e raggiungere lo sviluppo sostenibile.

L’Impact Champions Award è stato assegnato a tre pionieri dell’impatto: connettori, innovatori, leader coraggiosi: Eleni Theodorou, Managing Director di We Share Forward, Alejandro Oñoro Medrano, CEO di ILUNION, e Lama Amr, CEO di Build Palestine.

Nel 2024 Torino sarà ancora al centro del dibattito internazionale sull’economia di impatto, con un evento a maggio dedicato al ruolo dell’informazione organizzato da Torino Social Impact, che chiamerà a raccolta da tutto il mondo esponenti dell’Impact Journalism, movimento basato sulla convinzione che per affrontare le grandi sfide sociali ed ambientali anche il giornalismo possa e debba essere parte attiva della soluzione.

Il Cottino Social Impact Campus, nel ruolo di content partner dell’Impact Week 2023, ha mandato in onda, mercoledì 22 novembre, l’evento “IMPACT B Y LAW – Navigating ESG & Impact Regulation in Europe” – una prospettiva a noi molto cara che presidiamo da due anni attraverso un pillar formativo dedicato, sotto la direzione scientifica di Emiliano Giovine, Presidente di GAIL Europe, main stakeholder dell’evento e del Campus in area legal; mentre il 24 novembre duplice momento di riflessione, al mattino, grazie al panel “Beyond Compliance Reporting: Connecting IMM to Strategy and Governance“, anticipato dall’intervista di Alessia Gianoncelli a Marella Caramazza, Direzione strategica del CEVIS e proseguito con l’interessante dibattito tra Mario Calderini, nostro Scientific Advisor Marella Caramazza, Karim Harjii, Programme Director of the Oxford Impact Measurement Programme at the Said Business School, University of Oxford e Karen Wilson, Chair of the Supervisory Board of the Impact Linked Finance Fund e board member EVPA. Nel pomeriggio, invece, con “IP Labs – the ecosystem learning program” – abbiamo voluto ripercorrere gli apprendimenti e il modello progettuale insieme ai vincitori delle prime tre edizioni e alla community internazionale dell’impact week EVPA. Un bel framework che ci motiva a proseguire e posiziona il nostro impegno verso la quarta edizione…

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È Roberta Ligossi a conquistare la 1° edizione del premio “WE For Sustainability” del Cottino Social Impact Campus, assegnato nell’ambito del premio GammaDonna 2023.

Alla startup di content e-commerce dedicata all’artigianato contemporaneo il riconoscimento ideato dal Cottino Social Impact Campus nell’ambito dell’edizione 2023 del premio all’imprenditorialità femminile.

Roberta Ligossi porta avanti la sua scommessa imprenditoriale con il founding team under 35 tutto al femminile della sua Ta-Daan, startup di “content e-commerce” dedicata all’artigianato contemporaneo, con una community di 200mila follower e un network europeo di 5.000 piccole botteghe artigiane provenienti da tutta Europa. Da un lato, punta a sensibilizzare le nuove generazioni su uno stile di consumo alternativo, più etico e sostenibile. Dall’altro contribuisce – anche attraverso un nuovo storytelling – alla sopravvivenza e all’evoluzione del piccolo artigianato locale. Ridefinendo l’artigianato da “metodo di produzione” a potente strumento di diffusione dei valori di unicità, sostenibilità e consapevolezza.

Le eccellenze imprenditoriali vanno riconosciute e ancora più quelle femminili, per il loro potenziale di generare, più di altre, impatto sociale. L’imprenditoria femminile è infatti una leva strategica in quel percorso intrapreso dal Campus di acceleratore della transizione verso la sostenibilità a 360°, attraverso cui non solo colmare un “gap” culturale che è sotto gli occhi di tutti, ma anche mettere in atto una vera trasformazione sostenibile, a livello sociale e ambientale ” secondo Cristina Di Bari, CEO Cottino Social Impact Campusoggi – continua Di Bari – la cultura dell’impatto non può e non deve più essere prerogativa di pochi, ma visione condivisa del mondo per costruire l’unico sviluppo possibile, ovvero sostenibile sotto tutti i punti di vista.

Ecco le prime sensazioni a caldo di Roberta, ancora sul palco della Italian Tech Week, appena ricevuto il premio “WE For Sustainability” da Giuseppe Dell’Erba, Board Member Cottino Social Impact Campus | Direttore Generale Fondazione Cottino:

Alcune immagine della premiazione di venerdì 29 settembre:

TUTTI I PREMI GAMMADONNA 2023 E LE VINCITRICI:

Susanna Martucci, fondatrice e CEO di Alisea, è la vincitrice dell’edizione 2023 del Premio GammaDonna. Grazie alla visionarietà con cui – da 30 anni – combina scarti industriali, innovazione nei processi produttivi, e tecnologie all’avanguardia, dando vita a prodotti unici senza materia prima. 

La scelta di puntare sull’innovazione come fattore di sviluppo d’impresa, prima ancora di essere un’esigenza commerciale, è stata un’esigenza personale. Innovare non è solo indispensabile – ha commentato Susanna Martucci nel ricevere il Premio – è gratificante, anche sul piano sociale, un fondamentale contributo al miglioramento della vita delle persone. Una spinta dove non esiste una vera differenza tra donne o uomini, ma che forse è più faticosa per le imprenditrici che devono superare le aspettative legate a consuetudini, ed in alcuni casi uscire dalla comfort zone”.

Cristiana Vignoli – CEO Hemera Pharma [Verona] vince il riconoscimento di Intesa Sanpaolo Innovation Center assegnato alla startupper più innovativa – che ha sviluppato la prima terapia al mondo per la cura delle lesioni del midollo spinale: un progetto biotech di medicina rigenerativa e alta ricerca tutto italiano. “Un’innovazione di grande valore etico e sociale, tema di assoluta centralità per Intesa Sanpaolo Innovation Center – ha affermato  Stefano BruzziHead of Development of Innovation Network, Intesa Sanpaolo Innovation Center – Nella sua mission di valorizzare talenti ed idee ad elevato potenziale, Intesa Sanpaolo Innovation Center ha scelto di premiare Cristiana Vignoli di Hemera, per l’impegno e l’ambizione di apportare significativa innovazione nella cura medica delle lesioni midollari, ridando speranza a pazienti che finora non ne avevano.”

Sabrina Fiorentino – founder & CEO SESTRE [Trinitapoli, BAT] – vince lo speciale riconoscimento di Valentina Communication (ideatrice del Premio), istituito in memoria della sua fondatrice e assegnato all’imprenditrice che si è distinta nel campo della comunicazione online e offline, che ha utilizzato la potenza della dieta mediterranea per sviluppare soluzioni nutraceutiche per il trattamento di disfunzioni e malattie invisibili che compromettono la fertilità e la qualità della vita della donna.

Il nostro riconoscimento a Sabrina – ha detto Marco Parenti, CEO di Valentina Communication – è per l’instancabile attività di divulgazione e sensibilizzazione, con la quale sta rivoluzionando il mondo della fertilità, creando ponti di consapevolezza e portando più ricerca scientifica sul mercato, più mercato nelle Università e più componente femminile nel mondo istituzionale.”

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Premiata Fratelli Bonfanti con “B_OND” e menzione di merito del Cottino Social Impact Campus all’impresa Ri-generation.

F.lli Bonfanti, storica azienda produttrice di bottoni di alta moda, è l’impresa premiata alla 3° edizione di Impact Prototypes Labs IP Labs, primo programma pratico per lo sviluppo di progetti aziendali di sostenibilità e ad impatto sociale per innescare processi innovativi che contribuiscano a generare, insieme, impatto positivo. L’impresa ha sviluppato il progetto B_OND, un bottone “intelligente” che funge da dispositivo di SOS che, se premuto, invia la propria posizione GPS e un messaggio di richiesta d’aiuto a numeri preregistrati inseriti su una apposita app. Il dispositivo è pensato per aiutare le persone, e in particolare le donne, in una situazione di pericolo o difficoltà. Al progetto ha lavorato il team composto dagli studenti del Politecnico di Torino Giorgia Ficili, Mattia Ciarpella, Mattia Cicchinè, Edoardo Domenella, e dell’Università di Torino Tamar Tomaradze.

Il progetto è stato premiato, si legge nella motivazione della giuria “per aver ricercato, attraverso l’innovazione tecnologica applicata a un prodotto tradizionale, una soluzione ad elevato impatto sociale a beneficio di ragazze e donne che si trovino in situazioni di pericolo percepito, in tal modo contribuendo a porre fine a ogni forma di discriminazione e violenza sulle donne sia nella sfera privata sia in quella pubblica, attraverso il coinvolgimento attivo della comunità”.

La F.lli Bonfanti è una storica azienda familiare con sede a Torino che produce bottoni alta moda in Italia dal 1946. Da San Francisco a New York, Londra, Parigi passando per Roma, Monaco di Baviera e Osaka, i bottoni Bonfanti sono nelle migliori mercerie e negozi di lane, tessuti e accessori moda.

La menzione di merito del Cottino Social Impact Campus è andata all’azienda Ri-generation, società benefit con sede a Vinovo che rigenera elettrodomestici. Il progetto sviluppato nell’ambito di IP Labs è un progetto “problem driven” volto a rendere più incentivante per le imprese produttrici di elettrodomestici il loro sistema di rigenerazione, attraverso il beneficio di impatto sociale come leva per aumentare la loro sostenibilità e trovare nuove aree di sviluppo del mercato.

Il progetto ha ricevuto la Menzione per l’alto impatto sociale positivo generato come si legge nella motivazione del Comitato Scientifico: “per aver integrato ed arricchito un modello di business nativamente orientato al paradigma dell’economia circolare ad obiettivi di impatto sociale intenzionale, misurabile ed addizionale. L’innovazione di business model, che si arricchisce di importanti strategie di partenariato con rilevanti attori di mercato, è impreziosita dall’intento di includere minori e adolescenti in condizioni di svantaggio attraverso attività di formazione e di acquisizione di nuove capacità.”

Al progetto ha lavorato il team composto dagli studenti del Politecnico di Torino Enrico Ferramosca, Francesco Monaca e Mariantonietta Piconio. “Assistere alla presentazione dei progetti, che hanno saputo interpretare il paradigma dell’impatto ESG insieme ad una community di oltre 200 persone tra imprenditori, manager, docenti, tutor e studenti, è la conferma del successo della terza edizione di IPLabs  dedicata all’innovazione di modelli di business, di prodotti e servizi, di riorganizzazione dei processi e di ampliamento delle competenze– commenta Cristina Di Bari, CEO del Cottino Social Impact Campus e Presidente della Fondazione Cottino. – Un capitale relazionale e di competenze di così ampio respiro rafforza la nostra convinzione che stiamo andando nella giusta direzione che ci vedrà in futuro sempre impegnati per accompagnare e misurare la sostenibilità in tutte le sue espressioni.”

La 3° edizione del programma ha visto 31 imprese del territorio piemontese lavorare per oltre 4 mesi alla realizzazione di 28 progetti ad impatto sociale. Grazie al lavoro a stretto contatto con gli 86 studenti delle Lauree Magistrali del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino, i 13 docenti con i 30 tutor di Cottino Social Impact Campus e di UniGens si è giunti all’individuazione delle dieci finaliste: Bart, C.IA.C, Coesa, Euro Stamp 1, Fratelli Bonfanti, Labins, Marazzato Soluzioni Ambientali, Ri-generation, Trafilplast, Zama Solutions per aver interpretato al meglio la sfida dell’Impact Economy in base ai criteri di originalità della soluzione proposta, di rilevanza del tema sociale affrontato e di qualità delle metodologie adottate.

La terza edizione di IP Labs, che aveva preso il via il dicembre scorso proprio da Palazzo Birago, si conclude oggi con la presentazione dei progetti finalisti, che per qualità e valore confermano la validità della formula proposta, che fa dialogare studenti e imprese sui temi dell’impatto sociale – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Si conferma oggi anche l’importanza del lavoro svolto dal Cottino Social Impact Campus, che proprio pochi giorni fa ha inaugurato insieme a noi il nuovissimo Centro di Competenze per la Valutazione e Misurazione dell’Impatto, caso unico in Italia e best practice a livello europeo”.

Per Francesco Brizio, Responsabile Stakeholder & Territorial Developement Development Region Nord Ovest Unicredit, “la sostenibilità è una necessità fondante che riguarda il mercato e le generazioni future, oltre che una grande opportunità. La sfida che viene posta alle imprese è un paradigma di sopravvivenza per le aziende e gli istituti bancari devono ripensare al loro ruolo in questa direzione”.

Le imprese che hanno partecipato hanno avuto l’opportunità di accedere a un programma di apprendimento collettivo con cui esprimere e valorizzare le loro potenzialità e capacità di generare impatto sociale positivo; di comprendere le principali sfide legate alle grandi trasformazioni ambientali e sociali di scala globale; di individuare e qualificare opportunità di innovazione; di conoscere e confrontarsi con altre imprese; di incontrare e lavorare con giovani ad alto potenziale interessati ai temi dell’innovazione e dell’impatto.

IP Labs edizione 2022-2023 è stato possibile grazie ad un investimento complessivo di oltre 200 mila euro della Fondazione Cottino, della Camera di commercio di Torino e di UniCredit e realizzato dal Cottino Social Impact Campus. Tra gli elementi distintivi del programma l’importante ecosistema di competenze, reputazione e partnership: Camera di commercio di Torino, UniCredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, YES4TO, UniGens e Torino Social Impact.

L’Impact Day, i progetti vincitori e le aziende coinvolte sono anche state raccontate in questi articoli:


Un modello per l’Italia e una best practice a livello europeo.

La valutazione d’impatto, ormai, è diventata uno strumento essenziale per gli investimenti pubblici e privati, a livello nazionale e internazionale. Il capoluogo piemontese ha assunto un ruolo chiave in questo processo; è stato presentato ieri presso il Cottino Social Impact Campus il Centro di competenze per la valutazione e misurazione dell’impatto, nato dall’accordo tra la Fondazione Cottino e la Camera di commercio di Torino – Torino Social Impact – e di cui Cottino Social Impact Campus ha assunto nel 2022 la guida scientifica, strategica e la gestione. Una realtà che rappresenta un caso unico in Italia e una best practice a livello europeo.

Per comprendere l’importanza di questo strumento, basti pensare che gli investimenti ad impatto in Italia sono raddoppiati e hanno raggiunto nel 2022 la quota di 35,4 milioni di euro (da Il Sole 24 ore del 12 maggio 2023). Stando al Rapporto EVPA Report «Accelerating Impact. Main takeaways from the first harmonised European impact investment market sizing exercise» del dicembre 2022, in Europa il mercato degli investimenti ad impatto è stimato a 80 miliardi di euro. La cosiddetta finanza a impatto necessita di avere una valutazione affidabile e comparabile dei risultati di impatto generati dai suoi investimenti.

Oggi solo in Piemonte si può contare su 5.500 realtà organizzative a impatto sociale, di cui circa 2.300 unità nel territorio della città metropolitana di Torino.

La valutazione dell’impatto sociale è indispensabile non solo per il Terzo Settore, ambito in cui è nata e si è sviluppata, ma anche per la pubblica amministrazione e le imprese. Oggi, anche a fronte della grande quantità di risorse finanziarie pubbliche che stanno arrivando sul mercato, ad esempio tramite il Pnrr, la misurazione dell’impatto deve essere affidabile e qualificata, così come la sua rendicontazione, per dare risposte reali ai problemi urgenti della società, come la povertà, l’immigrazione, la bassa scolarità, le discriminazioni, la mancanza della casa, ecc.

Con un finanziamento su base triennale di oltre 400mila euro della Fondazione Cottino , il Centro si pone come punto di interazione tra istituzioni pubbliche e private, soggetti rappresentativi della Cooperazione, del Volontariato, del Sindacato, degli ordini professionali, insieme ai soggetti di rappresentanza delle aziende private, per sviluppare competenze e cultura sulla Valutazione e misurazione dell’impatto sociale, a beneficio dell’intero sistema, e soprattutto, per definire e sperimentare soluzioni innovative in cui l’impatto sociale sia sempre più valorizzato, anche finanziariamente.

«Il Centro rappresenta una nuova tappa del percorso intrapreso da Torino nel campo dell’economia d’impatto, all’interno del quale il Campus Cottino assume un ruolo di primo piano nel fornire professionalità, strumenti e occasioni di studio e aggiornamento sulle strategie del futuro», commenta Cristina Di Bari, Ceo di Cottino social impact campus e Presidente della Fondazione Cottino. «La misurazione degli impatti è sia un atto di responsabilità nei confronti degli stakeholder e della società sia una grande opportunità per orientare gli investimenti e le strategie verso obiettivi e processi di innovazione inediti e sperimentali».

«Con il Centro si sta costruendo un luogo di competenze dell’impatto sociale, tema su cui Torino ha un ruolo all’avanguardia», commenta Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino. «La visione verso l’impatto non è solo una vocazione del mondo produttivo, ma una scelta strategica e politica che, è dimostrato, rende le imprese più performanti anche sul piano economico. È un fatto, così come lo è la necessità di autorevolezza e scientificità e il Centro di competenza ha trovato nel Cottino Social Impact Campus la sede più opportuna: abbiamo già avuto modo di coglierne e apprezzarne la preparazione, le capacità e le potenzialità. Ad esempio, con i percorsi formativi IP Labs, che permettono di instaurare un rapporto stretto tra studenti e imprese».

Al progetto partecipano, come partner accademici, l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, il Collegio Carlo Alberto, e grazie alla collaborazione con gli attori partecipanti al Centro, è stata creata una community di oltre 30 valutatori, profili di eccellenza sul piano nazionale ed internazionale, sono stati individuati da Lega Cooperative, Confcooperative, l’Ordine Dottori Commercialisti, Vol.To, le rappresentanze sindacali, l’Unione Industriali di Torino, Confindustria Canavese.


Tra le attività del Centro vi sono:

A supporto del Centro è stata avviata la piattaforma di content sharing collaborativo a disposizione di tutti i soggetti interessati che il Centro ha creato per offrire formazione, sperimentazione di nuove pratiche valutative, supporto metodologico ai valutatori, validazione e certificazione di interventi sul campo, networking tra i migliori centri di studio nazionali e stranieri sui temi dell’impatto.

Ad oggi sono oltre 100 le risorse su tutto il territorio nazionale che stanno andando a costituire i primi dati del repository del Centro, ma i ricercatori sono al lavoro e stanno arricchendo il database di nuovi dati.

Il Centro è stato inoltre individuato come soggetto realizzatore del Protocollo di intesa per la Misurazione dell’impatto sociale per la valorizzazione del patrimonio immobiliare e la riqualificazione urbana per la collaborazione tra la Città di Torino, la Camera di commercio di Torino e la Fondazione Compagnia di San Paolo, siglato lo scorso settembre con validità fino a tutto il 2024, con l’obiettivo di mettere a punto e sperimentare soluzioni innovative per tenere in conto, anche sul piano della monetizzazione, gli impatti sociali nel processo di immissione e valorizzazione sul mercato dei beni immobili pubblici.

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Il percorso ISTUD – Politecnico di Torino, in collaborazione con Triplesense Reply e Cottino Social Impact Campus sarà presentato il 20 giugno alle ore 10:30 presso il Campus. 

L’Italia, con i suoi oltre 36.000 operatori, un valore aggiunto generato nel 2021 di 3 miliardi e oltre 60.000 occupati, è il Paese europeo con il maggior numero di imprese attive nel comparto del design.

Il World Economic Forum indica le professioni del design tra gli ambiti di lavoro in maggiore crescita da qui al 2030. Ursula von der Leyen ha posto al centro dell’iniziativa transdisciplinare del nuovo Bauhaus

europeo per il green deal un approccio guidato da principi ispirati al design. Molto però è ancora da fare nell’ambito della progettazione di esperienze digitali inclusive, se pensiamo che il 98% dei siti in Italia

non sono in linea con i diritti privacy di utenti svantaggiati (fonte Federprivacy), e che la legge Stanca obbligherà – a partire dal 2025 – siti e app all’adeguamento a criteri di accessibilità nei contenuti e

fruibilità nelle informazioni offerte verso tutti gli utenti.

Il nuovo master in User Experience per l’Inclusive Design, organizzato da ISTUD Business School e Politecnico di Torino, con la partnership di Cottino Social Impact Campus e Triplesense Reply, si

inserisce in questo scenario, con l’obiettivo di formare la nuova figura professionale dell’UX Inclusive Designer, responsabile della progettazione di esperienze (digitali e non) in cui la diversità e la disabilità

diventano punti focali per disegnare servizi innovativi, accessibili e inclusivi. Attraverso un approccio che unisce competenze di design, tecnologia, management, impatto sociale.

Il master in User Experience per l’Inclusive Design si rivolge a persone con provenienze di studio diversificate: tecniche e ingegneristiche, umanistiche, economico-sociali e in generale a chi è

interessato alla progettazione di esperienze digitali con attenzione all’accessibilità, all’inclusività, alla sostenibilità.

L’idea di questo nuovo programma è nata dalle esigenze delle imprese che ricercano figure multidisciplinari, sensibili e competenti in questo ambito. Oltre 20 organizzazioni di tutti i settori – dalla

consulenza alla finanza, dalla comunicazione alla produzione; del mondo profit e del terzo settore – hanno sposato il progetto e sono ora pronte ad inserire gli studenti nelle proprie strutture.

Servizi digitali, internet e tecnologie sono parte fondante di ogni aspetto della nostra vita. Rappresentano il canale di accesso a salute, denaro, lavoro, informazione, trasporti, intrattenimento e interazioni

sociali. Per questo è fondamentale che siano fruibili da tutte le persone, senza esclusioni. Progettare per l’inclusione è utile a incentivare la creatività e l’innovazione. Il design diventa così una forza per il

cambiamento, un driver che genera nuove soluzioni e un catalizzatore per la trasformazione sociale.

Il percorso partirà a Torino, il prossimo 25 settembre, all’interno del Cottino Social Impact Campus, situato nel cuore della Cittadella Politecnica, Corso Castelfidardo 30/A.

Le selezioni sono aperte.

Per maggiori info :

Master in User Experience per l’inclusive design

Ecco la rassegna stampa:


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Nell’ambito della nuova edizione del Premio Gamma Donna, che dal 2004 premia le menti più brillanti dell’imprenditoria femminile italiana, il Cottino Social Impact Campus introduce un nuovo riconoscimento: il Women Entrepreneur Sustainability Award. 

Il premio verrà assegnato all’imprenditrice che, grazie al purpose e alla strategia d’impatto della sua impresa, sta affrontando la transizione ambientale, sociale o culturale con obiettivi sostenibili, anche attraverso l’utilizzo di nuovi paradigmi digitali e d’innovazione. In palio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, la possibilità di accedere al network di aziende virtuose e di competenze che fanno capo al Cottino Social Impact Campus, attraverso la partecipazione a eventi di scala nazionale e internazionale e attraverso l’attivazione di un percorso formativo per l’integrazione trasversale nel modello di business dei principi di sostenibilità.

C’è tempo fino al 18 maggio per candidarsi al concorso che da quest’anno si trasforma, diventando a tutti gli effetti un percorso a supporto delle imprenditrici, in un road-show che toccherà le città di Roma, Milano e Torino.

Prima tappa: Roma, 23 maggio 2023, “Focalizza, racconta, ottieni: come catturare l’attenzione di investor e stakeholder”, in collaborazione con Angels4Women.

Seconda tappa: Milano, 27 giugno 2023, “Design thinking: agisci fuori dagli schemi”, in collaborazione con EY.

Terza Tappa: Torino, 29 settembre 2023, Finale del Premio GammaDonna all’Italian Tech Week

Info e regolamento sul sito https://www.gammadonna.it/premio

Ecco la rassegna stampa:


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Un brevetto interessante e innovativo, nato sette anni fa dall’idea del giovane torinese Paolo Cagliero, che grazie al supporto dell’imprenditrice Silvia Stupino è entrato oggi a far parte dell’Impact Prototypes Labs, il programma pratico di accompagnamento allo sviluppo per imprese del territorio e studenti degli Atenei torinesi.

In questo articolo del Corriere, il giornalista Timothy Ormezzano intervista Paolo Cagliero, ideatore del progetto “WaterMaker”: un brevetto innovativo che si inserisce tra le possibili soluzioni per sconfiggere il problema ancora molto attuale della siccità, attraverso il riciclo dell’acqua di condensazione proveniente dai condizionatori.

Un progetto complesso per sviluppo e espansione che, grazie all’incontro con l’imprenditrice torinese Silvia Stupino dell’azienda RCA Imballaggi, è stato selezionato all’interno dell’Impact Prototypes Labs, il primo programma pratico di sviluppo di soluzioni prototipali a impatto sociale in collaborazione con le imprese del territorio piemontese. Insieme lavoreremo sullo studio di fattibilità del progetto e sulla possibilità di una sua diffusione sul territorio piemontese.

IP Labs si basa sulla collaborazione tra l’impresa e un gruppo multidisciplinare di studenti e studentesse appartenenti all’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino e del Collegio Renato Einaudi, accompagnati da docenti in un percorso di formazione project-based sui temi dell’innovazione e dell’impatto sociale.

Impact Prototypes Labs vuole essere un laboratorio in cui sperimentare idee che puntino a proporre soluzioni aziendali per importanti problemi sociali come ad esempio disuguaglianze, discriminazioni, fragilità e povertà educativa. Attraverso interventi innovativi in settori come le tecnologie digitali, la salute e il benessere, la casa, il cibo, le materie prime, la produzione sostenibile, la mobilità urbana, il territorio, le energie rinnovabili, la cittadinanza attiva.

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Il Cottino Social Impact Campus co-protagonista insieme ai player del territorio per rendere Torino un laboratorio per imprese e finanza

In un recente articolo de Il Sole 24 Ore, edizione Nord Ovest, la giornalista Filomena Greco ha esplorato le diverse dimensioni che rendono Torino un ecosistema ad alto impatto, economico e sociale, raccogliendo programmi ed iniziative che spaziano dall’impact finance all’impact investing.

Tra gli eventi in arrivo nel 2023, anche due progetti di sistema in cui il Cottino Social Impact Campus sarà ente organizzatore e promotore.

A partire dal programma Impact Prototypes Labs, il programma pratico di accompagnamento rivolto ad imprese del territorio e studenti degli Atenei torinesi che conta di un investimento complessivo di oltre 200 mila euro finanziato dalla Fondazione Cottino, da Camera di commercio di Torino e da Unicredit.

IP Labs si sviluppa attorno al tema della sostenibilità sociale, economica e ambientale che le aziende realizzeranno sulla propria realtà, insieme ad un gruppo multidisciplinare di studenti che lavoreranno in sinergia sulla sperimentazione di un progetto proposto dall’azienda, accompagnati dai tutor di UniGens e del Cottino Social Impact Campus attraverso un percorso di formazione sui temi dell’innovazione e dell’impatto sociale.

La vasta rete di partner coinvolti in IP Labs, lo rende infatti un vero e proprio programma di sistema, con ricadute positive su tutto il territorio. Tra i co-finanziatori e sostenitori contiamo infatti: Camera di commercio di Torino, Unicredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Universitario Renato Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, Yes4To, UniGens e Torino Social Impact.

Restano, inoltre, ancora pochi giorni per poter partecipare alla terza edizione di IP Labs. Per aderire al programma, è necessario candidarsi e inviare la propria idea progettuale attraverso il form presente sulla pagina web dedicata entro martedì 31 gennaio.

IP Labs ha l’obiettivo di fornire nuova consapevolezza alle aziende e agli studenti, professionisti di domani, sulle metriche ESG, sulla sostenibilità d’impresa e sulla leadership sostenibile, attraverso moduli formativi interamente pensati per essere declinati direttamente sul proprio lavoro di gruppo.

A luglio 2023, conclusa la fase di prototipazione dei progetti, avrà luogo l’Impact Day, il momento di presentazione dei progetti finalisti e di celebrazione del vincitore della terza edizione Impact Prototypes Labs insieme ai partner e alle imprese partecipanti.

Poco più tardi, a novembre, Torino si prepara ad ospitare il più importante evento europeo nel campo della venture philanthropy e dell’impact investing, ovvero la EVPA Impact Week.

Si terrà dal 22 al 24 novembre e il Cottino Social Impact Campus, insieme a Fondazione CRT e Compagnia di San Paolo, anchor partner dell’iniziativa, e Torino Social Impact, ospiteranno e coinvolgeranno i rappresentanti e le delegazioni della rete europea della knowledge driven finance e focalizzata sull’impatto in iniziative e side event sul territorio.

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Nelle precedenti edizioni oltre 60 aziende si sono candidate per essere protagoniste del cambiamento

Al via la 3° edizione di Impact Prototypes Labs, programma del Cottino Social Impact Campus che vede imprese e studenti insieme per generare impatto

Si è svolta lunedì 5 dicembre, presso la sede della Camera di commercio di Torino, la presentazione della terza edizione del programma Impact Prototypes Labs – IP Labs. Si tratta del programma realizzato dal Cottino Social Impact Campus rivolto alle imprese del territorio piemontese che vogliono scoprire il proprio potenziale ad impatto sociale e creare soluzioni innovative capaci di coniugare opportunità di mercato e sostenibilità.

IP Labs è il primo programma pratico di sviluppo di soluzioni prototipali a impatto sociale per un investimento complessivo di oltre 200 mila euro finanziato dalla Fondazione Cottino, da Camera di commercio di Torino e da Unicredit e realizzato dal Cottino Social Impact Campus. Il progetto si basa sulla collaborazione tra l’impresa e un gruppo multidisciplinare di studenti delle Lauree Magistrali del Politecnico di Torino, dell’Università degli Studi di Torino e del Collegio Einaudi, che saranno accompagnati dai tutor di UniGens e del Cottino Social Impact Campus in un percorso di formazione project-based sui temi dell’innovazione e dell’impatto sociale.

Tra gli elementi distintivi del programma l’importante rete di partner: Camera di commercio di Torino, Unicredit, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino, Fondazione Collegio Einaudi, Unione Industriali Torino, API Torino, Confindustria Canavese, Yes4To, UniGens e Torino Social Impact.

«Quando abbiamo lanciato la prima call eravamo consapevoli di proporre un progetto innovativo – commenta Cristina Di Bari, AD del Cottino Social Impact Campus e Presidente della Fondazione Cottino – e in questi anni abbiamo avuto la conferma della lungimiranza dell’iniziativa. Aver coinvolto così tanti partner del mondo datoriale e della formazione è stata una sfida che, alla luce del successo delle passate edizioni, possiamo affermare di aver vinto. Quest’anno il progetto si è ampliato, allargando la rete di partner e attori del territorio coinvolti, come l’Università di Torino. Proprio per la natura del progetto, la Governance è molto ampia e comprende uno steering committee, un comitato scientifico e un gruppo di lavoro per un totale di 52 professionisti coinvolti e provenienti da tutti i partner».

Come spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino:

«IP Labs è un’esperienza vincente e innovativa per tutti: per le imprese, che possono mettersi in gioco sui temi dell’impatto sociale, aggiungendo valore a prodotti e servizi nei confronti di clienti e finanziatori, per gli studenti, che possono sviluppare competenze professionali innovative e qualificanti, e per gli atenei, che hanno l’opportunità di attuare concretamente un dialogo tra mondo studentesco e mondo imprenditoriale su temi di estrema attualità».

«Come UniCredit – sottolinea Paola Garibotti, regional manager Nord Ovest di UniCredit – vogliamo sostenere giovani e imprese impegnate nella risoluzione di sfide a impatto sociale. Supportiamo iniziative che possono generare un impatto sociale positivo per le persone e il territorio. Siamo soddisfatti per i risultati raggiunti da IP Labs e per la capacità propositiva che continua a sviluppare: fornisce un supporto concreto alle esigenze di sviluppo sostenibile delle piccole e medie imprese e crea impatto sociale sul nostro territorio, arricchendolo. Siamo lieti che un’idea nata nell’autunno 2019 nel Forum dei Territori Nord Ovest UniCredit si sia concretizzata e prosegua negli anni con una importante crescita del numero di imprese, da quest’anno anche start up, partner e studenti, coinvolti e accompagnati nel percorso».

Le imprese che parteciperanno a IP Labs avranno l’opportunità di accedere a un programma di apprendimento collettivo con cui esprimere e valorizzare le loro potenzialità e capacità di generare impatto sociale positivo; di comprendere le principali sfide legate alle grandi trasformazioni ambientali e sociali di scala globale; di individuare e qualificare opportunità di innovazione ad impatto sociale per la azienda; di prototipare un progetto di innovazione ad impatto sociale; di conoscere e collegarsi con altre imprese; di incontrare e lavorare con giovani ad alto potenziale interessati ai temi dell’innovazione ed impatto sociale; di ricevere una formazione dedicata sui temi dell’impatto sociale e della sostenibilità a cura del Cottino Social Impact Campus e dei partner IP Labs.

Tra le innovazioni di questa edizione la possibilità di candidare e realizzare il proprio progetto a partire da quattro possibili aree di sviluppo: nuovi modelli di business, processi e modelli organizzativi e di competenze, modelli organizzativi e processi, prodotti/servizi. I progetti individuati verranno qualificati e orientati dal Cottino Social Impact Campus per integrare al loro interno i principi fondanti dell’impatto sociale in linea con i criteri ESG.

Si possono candidare tutte le imprese del Piemonte dalla pagina web dedicata al link.

Le candidature sono aperte fino al 20 dicembre 2022. Tra le imprese che parteciperanno alla call verranno selezionate quelle più innovative e coerenti con la visione ad impatto.

A gennaio avrà inizio la selezione fra gli studenti e l’abbinamento con le aziende, in un percorso che permetterà di precisare lo scopo del progetto e identificare i principali criteri di misurazione dell’impatto.

Prenderà quindi il via la formazione per le aziende a cura degli esperti del Cottino Social Impact Campus e per gli studenti guidata dai docenti dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino. Ogni squadra azienda-
studenti avrà un tutor di riferimento, a supporto delle attività, per approfondire l’idea e valutarne la fattibilità.

Il programma IP Labs terminerà con l’Impact Day, l’evento conclusivo previsto a luglio 2023, che avrà l’obiettivo di dare spazio alle imprese per presentare il risultato del lavoro svolto durante il percorso, l’innovazione di prodotto/processo/competenza/modello di business e le relative opportunità che le imprese stesse avranno potuto cogliere grazie al lavoro fatto.

Le precedenti edizioni di IP Labs hanno raccolto la candidatura di oltre 60 aziende, selezionato 31 progetti e coinvolto 130 studenti del Politecnico di Torino. Vincitrice dell’edizione 2020/2021 l’azienda informatica di Strambino Laser s.r.l. con un progetto rivolto agli adolescenti affetti da diabete di tipo 1 e alle loro famiglie, con l’obiettivo di favorire l’integrazione alimentare, sia dentro che fuori l’ambiente scolastico, tramite l’utilizzo di un’app dedicata.

Ecco alcuni articoli che hanno raccontato la Conferenza stampa:

Scopri il percorso Impact Prototypes Labs e le altre offerte formative nella sezione Education&Learning.


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Il percorso trasformativo realizzato in sinergia con Fondazione CRT per sviluppare e restituire valore alle comunità

Il Cottino Social Impact Campus, nato nel 2019 dall’azione fondativa ed imprenditoriale della Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino e oggi primo centro in Europa di alta formazione dedicata all’impatto sociale, è partner di Fondazione CRT nel percorso formativo Talenti per la Comunità per le attività strutturate e innovative di applied tutorship ed è stato parte integrante e sede dell’evento finale tenutosi lo scorso 19 novembre.

«La nostra missione – commenta Cristina Di Bari, Presidente della Fondazione Cottino e AD del Campus – è quella di generare e divulgare cultura e nuovi saperi coerenti con una visione del mondo che è quella di una società aperta, inclusiva, dinamica, e responsabile. Crediamo fortemente nelle persone, nella loro iniziativa e soprattutto nelle potenzialità che ognuno di esse può esprimere.
Forti di questa impostazione e per costruire un reale cambiamento sociale, abbiamo messo in pratica strumenti formativi e progettuali dedicati che hanno accompagnato la formazione dei Talenti, futuri world-makers for impact, durante tutto il percorso»

Il Campus è stato partner strategico ed operativo della Fondazione CRT nella grande iniziativa Talenti per la Comunità, accompagnando per 22 settimane i Talenti nel delicato e complesso sforzo di tradurre gli importanti fondamenti teorici, condivisi da docenti di fama nazionale ed internazionale, nei progetti condivisi con le comunità ospitanti e ingaggiate in modo specifico per sviluppare soluzioni innovative alle sfide territoriali identificate ad hoc.

Grazie al coinvolgimento dei docenti Laura Orestano e Guido Palazzo, abbiamo realizzato il modulo formativo “Narrare la Comunità”, nel corso del quale sono state condivise esperienze, casi studio e strumenti per interpretare la comunità, riflettere sui principali dilemmi etici e di leadership, focalizzando quanto una nuova narrativa sia essenziale per sviluppare speranza, senso e agentività non solo dei Talenti ma delle comunità stesse, intese come comunità attiviste.

«Talenti per la Comunità – conclude Cristina Di Bari – si inserisce perfettamente nella dimensione trasformativa che il Campus intende generare; auspichiamo che questa prima importante sperimentazione possa essere replicata per divenire un vero e proprio pilastro formativo per i futuri wold-makers che non possono che partire dalle comunità per agire il cambiamento necessario».

Ecco alcuni articoli che hanno raccontato il percorso:

Scopri il progetto Talenti per la Comunità e le altre offerte formative nella sezione Education&Learning.


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